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Ilona Staller, lo sfogo: "In Italia la vera pornografia sono le tasse. E Luigi Di Maio..."

Davide Locano
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L'antipolitica l'ha fondata lei quando nel 1991 creò il «Partito dell'Amore» insieme a Moana Pozzi. Eppure oggi l' ex pornostar e ed ex parlamentare Ilona Staller, per tutti Cicciolina, è presa di mira proprio dai presunti paladini dell' antipolitica: i grillini, simbolo di un' Italia andata a puttane. Signora Staller, lei è in polemica con i 5 Stelle perché il suo vitalizio è stato ridotto da 3.100 a 1.000 euro. Farà ricorso? «Sì, il ricorso è stato portato avanti dal mio legale, Luca Di Carlo, noto come "l' avvocato del diavolo". Io prima percepivo 3.100 euro al mese di vitalizio, ma lordi: ne restavano netti 1.800. Ora ne prendo mille. Come faccio a camparci? Per questo lavoro ancora: faccio ospitate in programmi tv, soprattutto all' estero, Molti imbecilli dei 5 Stelle però mi attaccano: "Torni a fare quello che faceva prima, la pornodiva". Direi anche io a Di Maio: torni a fare il bibitaro». I grillini sono scesi in piazza per chiedere di non restituire i vitalizi ai senatori. Lei scenderà in piazza per chiedere che i vitalizi vengano restituiti anche ai deputati? «Vorrei ma preferisco non andarci, perché qualche giorno fa, mentre ero in macchina, qualcuno mi ha fermato e mi ha detto: "Guai a te se vai in piazza, ti facciamo vedere noi". Un' intimidazione». Che giudizio dà del governo giallorosso? «Non funziona, fa acqua da tutte le parti, e la gente non ne può più. I 5 Stelle sono arrivati lì perché avevano promesso il reddito di cittadinanza. Anche se lo avessimo promesso io o lei, oggi saremmo al potere». Per entrare in politica, meglio aver fatto la pornostar che il bibitaro? «Per me ogni lavoro ha il suo perché. Ma questa gente pretende di saperne di più di persone qualificate, ad esempio sui vitalizi credono di essere più esperti dei giudici della Cassazione». Ha sostenuto che i grillini alle origini hanno ripreso molte sue battaglie. Ha mai pensato di mettere su il "Movimento 5 Staller"? «No, ma ho depositato il nome del mio partito, il Dna, Democrazia Natura e Amore. Politicamente si colloca al centro ed è un movimento ecologista, animalista, popolare e anti-tasse. Con tutte le tasse questo governo ci sta tirando giù anche le mutande. È questa la vera pornografia». L'approccio ecologista è condiviso da Papa Francesco «Infatti Bergoglio mi sta molto simpatico, mi piacerebbe molto incontrarlo. Io sono cattolica, credo in Dio, ma penso anche che se sei una carogna e compi il male, alla fine tutto torna». Quanti voti potrebbe prendere il suo partito? «Sono forte dell' esperienza passata. Dal 1987 al 1992 sono stata in Parlamento grazie ai voti ricevuti dal popolo: ne presi 20mila, nella lista dei Radicali fui seconda solo a Pannella, prima di Rutelli e di Bonino. E mi nausea vedere oggi in Parlamento persone elette senza essere state votate. Sono illegali, abusive». Qual è la politica donna che le piace di più? Giorgia Meloni? «Non do un giudizio politico sulla Meloni, ma apprezzo il fatto che sia una donna grintosa che sa bene cosa vuole. In generale, ci vorrebbero più donne nelle stanze del potere. Le donne hanno quattro palle, due più degli uomini». C'è un'erede della Staller in Parlamento? «No. Una avrebbe potuto essere Moana Pozzi col Partito dell' Amore. Iniziammo a fare insieme campagna elettorale poi io dovetti fermarmi perché ero rimasta incinta. Ma politicamente Moana era inadatta, ero io l' animale politico. Le lasciai la scena per amicizia: mi chiedo quale donna di successo sceglierebbe una bionda attraente, se la metterebbe al suo fianco e la farebbe crescere. Io e Moana abbiamo dato esempio di cosa significhi la collaborazione tra donne». È vero che lei fu la prima a portare in Parlamento il tema della violenza sulle donne? «Sì, feci un intervento in aula e Nilde Iotti disse "Brava, ha parlato molto bene". Ricordo gli applausi del Parlamento, anche di "Pipistrellone" Andreotti. Ma sono stata lungimirante su molte cose con proposte di legge attualissime. Penso alla tassa ecologica sugli autoveicoli, al divieto di sperimentazione su animali vivi, all' introduzione dello studio della sessualità nelle scuole e all' abrogazione della legge Merlin. La prostituzione andrebbe legalizzata, con case chiuse gestite direttamente dalle prostitute». Se le affidassero la guida di un ministero, quale sceglierebbe? «Il ministero dell' amore. Si affiancherebbe a quello della Salute per promuovere un' informazione corretta sulla sessualità. In alternativa, accetterei volentieri il ministro degli Esteri. In quel ruolo, saprei fare meglio di Di Maio». A proposito di esteri, recentemente ha detto di essere intenzionata a lasciare l' Italia. «Io amo l' Italia il popolo italiano. Sono però poco amata da chi è ai vertici del potere politico-mediatico. Mi voleva Milly Carlucci per Ballando con le stelle, e la cosa è saltata. Signorini aveva fatto il mio nome per il Grande Fratello Vip, ma poi qualcuno lassù non ha voluto». Ha mai pensato di tornare nel suo Paese di nascita, l' Ungheria? E cosa pensa di Orbán? «Su Orbán preferisco non dire nulla. Ma, se è lì, è perché gli ungheresi lo hanno scelto liberamente». Che ricordi ha della sua infanzia vissuta sotto il regime comunista? «Quello non era comunismo. Era dittatura. Non si poteva uscire dall' Ungheria, occorreva una lettera di raccomandazione anche per farsi una vacanza. Per quello mi trasferii in Italia: dissi a mia mamma "voglio vedere altri Paesi oltre questo"». In Italia nascono pochissimi bambini. È perché gli italiani fanno poco sesso? «No, gli italiani il sesso lo fanno eccome, altrimenti non ci sarebbero così tanti posti per scambisti Non fanno figli perché avere un bambino costa e comporta responsabilità. Difficile mettere al mondo qualcuno quando la gente si suicida perché non ha lavoro». 50 anni fa, nel 1970, lei esordiva al cinema. Rifarebbe tutto ciò che ha fatto? «Rifarei tutto allo stesso modo. Quando iniziai a lavorare per riviste sexy, per me era un mondo sconosciuto visto che in Ungheria non esistevano. Poi ho scelto la pornografia e mi è piaciuto molto visto che ho potuto fare sesso in mille maniere. Oggi continuo a fare sesso, ma non ho più alcuna curiosità perché l' ho già fatto in tutti i modi possibili, e praticamente con tutti: negri, cinesi, francesi Il mio maschio preferito resta però il pornodivo John Holmes. Un magnifico stallone». C'è una nuova Cicciolina oggi nel porno? «Non so dirlo perché non seguo più quel mondo. Mi occupo di altro. Scrivo canzoni e dipingo dei quadri. Ho anche un mio portfolio sui social, "Cicciolina Contemporary Art"». Qual è la sua prossima battaglia? Si candida a sindaco di Roma con lo slogan "Se la Raggi è magica, Cicciolina è vergine"? «Mi candiderei volentieri, saprei tappare le buche di Roma meglio della Raggi. Ma ho anche un sogno: che mi richiami il Partito Radicale a prendere l' eredità di Pannella. Riuscirei subito a riportare su il partito. Io so come si tirano su le cose». di Gianluca Veneziani

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