Cerca
Logo
Cerca
+

Berlusconi decaduto, gli sciacalli fanno festa. Monti: "Merito mio". Il gossip: "Brindisi Esposito-Davigo"

Antonio Esposito

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Manca il cadavere, ma gli sciacalli banchettano comunque. Il giorno dopo la decadenza di Silvio Berlusconi, gli anti-Cav festeggiano in coro e qualcuna addirittura brinda e altri trovano il modo di litigare, in siparietti stile "E' merito mio, no mio". Secondo Dagospia, per esempio, il giudice Antonio Esposito (il presidente della corte di Cassazione che in una famigerata telefonata con un giornalista del Mattino spiegava, prima del dovuto, perché aveva condannato l'ex premier nel processo Mediaset) e l'ex pm di Mani Pulite Piercamillo Davigo si sarebbero incontrati oggi, alle 14, all'hotel Splendor Parthenopes di Napoli per un amichevole rendez-vous: baci, abbracci, risate, battute e un brindisi, rivela maligno il sito di gossip politico, alla memoria del fu Cavaliere senatore. La "lite" Travaglio-Annunziata - Qualcuno, si diceva, trova pure il modo di disputare su di chi sia il merito della defenestrazione dell'odiato leader di Forza Italia. Lucia Annunziata sostiene la tesi ardita che il voto stesso sulla decadenza, inteso come "principio morale per la politica italiana tutta", è la più grande riforma nella carriera politica di Berlusconi. Dunque, il merito della decadenza di Silvio è di... Silvio. Come al solito, il vicedirettore del Fatto quotidiano Marco Travaglio bada al sodo e, senza falsa modestia, ribatte: "No, il merito e mio e del giudice Esposito (quello del presunto brindisi con Davigo)". Entrambi, sostiene Marco Manetta, hanno avuto il merito di sfidare coraggiosamente l'arroganza del potere incarnata dal Cavaliere.  Il prof Monti: "E' merito mio" - A mettere il cappello sulla questione ci prova infine il Professore. "Silvio Berlusconi ha dovuto lasciare il Senato a seguito di una serie di misure che hanno reso l'Italia oggi, più che ieri o l'altro ieri, uno Stato di diritto". A sostenerlo è l'ex premier Mario Monti, che ai microfoni di Radio Anchi'io mette i puntini sulle i: "Non è stata la sinistra, non è stato il Movimento 5 Stelle a portare a questo fatto riguardante il senatore Berlusconi: è stato un governo di grande coalizione, che io presiedevo, che, sul finire del 2011, corrispondendo alla richiesta che veniva da tutti i partiti, che non volevano presentarsi alle elezioni di quest'anno con tutti gli scandali che i cittadini vedevano, di realizzare un pacchetto anticorruzione e di un provvedimento che mettesse fuori i condannati dal Parlamento. Quando all'estero mi si chiedeva, per tanti anni, ma come mai avete   Berlusconi per la terza volta, io non esprimevo giudizi ma dicevo Guardate che Berlusconi gli italiani l'hanno eletto tre volte perché diventasse presidente del Consiglio. Lui, nel bene e nel male, rappresenta molte caratteristiche degli italiani". Con sobrietà, ci si può vantare e mandare pure a quel paese metà elettori.

Dai blog