Paolo Del Debbio sta andando in onda con Dritto e Rovescio, al giovedì su Rete4, senza pubblico, come tutte le trasmissioni, per il rischio coronavirus. "Non avere la gente in studio ha inciso molto sul format perché il nostro punto forte è sempre stato il dibattito tra le persone comuni, gli esperti e i commentatori. Abbiamo dovuto ripensare il programma: dopo un momento di smarrimento, la soluzione è stata quella dei collegamenti da casa, o anche per strada. Così abbiamo ricreato quella polifonia, quella trasmissione a più voci che è il nostro marchio. E mi sembra che la scelta sia stata apprezzata, i nostri spettatori ci seguono".
Nicola Porro, attacco ai colleghi: "Terapie intensive al collasso e i giornali pensano alle canzoncine"
Un attacco alla sua stessa categoria. A firmarlo è Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, chiuso in quarante...In questo momento, continua Del Debbio in una intervista a Il Giornale, "non ci stanchiamo di ripetere che il nostro ruolo essenziale è convincere le persone a rispettare le regole. A mostrare loro, come abbiamo fatto l'altra sera, che dove si sono presi e attuati provvedimenti drastici come a Codogno, la situazione è migliorata, il contagio è calato". Di certo questa emergenza sanitaria senza precedenti cambierà le cose: "Questa guerra lascerà un segno sulla società, di fragilità, nulla sarà come prima. Per quanto riguarda la tv si è confermata un mezzo importantissimo, fondamentale e lo resterà ancora per molto tempo. A dispetto di chi la dava per morta, sostituita da Internet".