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Carla Bruni sfotteva sul coronavirus in Italia. "Ora se la fa sotto, solo i cog***..."

Roberto Alessi
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Adoro Carla Bruni, nata ricchissima, con due padri adorabili e miliardari (in euro), uno naturale e uno che le ha dato il cognome e un' eredità colossale. Claudia è nata pure bella, certo, con qualche aiutino, ma la struttura è quella (mia madre Anita mi diceva: «Bella a partire dalle ossa, quella è dalla base»). In più colta: ottime scuole e frequentazioni, viaggi, fidanzati famosi (compresi Mick Jagger e Eric Clapton). Infine ha sposato uno degli uomini più famosi di Francia, Nicolas Sarkozy, ex presidente. Le ha tutte. Come si fa a non detestarla? Ha pure la stronzaggine.

 

 

 

Quando si iniziava a parlare di Coronavirus in Italia lei faceva le battutine alla tv francese e durante una sfilata (era il 23 gennaio) ha detto davanti alle telecamere: «Baciamoci, non facciamo gli stupidi! Noi siamo della vecchia generazione! Non abbiamo paura di nulla paura del Coronavirus. Nada!» e poi, guardando la telecamera, ha finto di star male, fingendo di tossire. Spiritosa come una lapide, vero? Oggi, come tutti, se la fa addosso e dopo un paio di settimane dalla bravata ha scritto «Certe volte succede di fare uno scherzo di cattivo gusto. Sul momento, in un certo contesto uno scherzo, anche stupido, non significa granché. Uscito dal contesto, lo stesso scherzo diventa schifoso». E la retromarcia (un po' tardiva per la verità) è arrivata e Carla ha montato un video dove mostra gli eroi dei nostri giorni: medici che tengono duro, infermieri che per mille euro rischiano di contrarre una broncopolmonite fulminante, malati che resistono, parenti e bambini che riescono perfino ad accennare un sorriso. Solo i coglioni non cambiano idea.

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