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Filippo Facci, schiaffo al lockdown di Conte: "Sto fuori casa, a Pasqua sono arrivato fin qui senza contagiare nessuno"

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E alla fine Filippo Facci si è ribellato alla clausura come promesso. "Ora spezzo le catene, martedì vado al mare", così aveva promesso su Libero nella domenica di Pasqua e così è stato. "Ora sto fuori casa: non al mare, come quel titolo erroneamente annunciava, ma da buon 'alpino' sto in montagna, sul Resegone", confessa all'AdnKronos. "Sono appena arrivato su, non in cima naturalmente ma più in basso, dopo un paio d'ore di camminata; e ora mi preparo a ridiscendere, senza aver incontrato nessuno, neanche la famosa 'capretta' del mio articolo di domenica; e dunque senza aver contagiato nessuno né essere stato contagiato da alcuno, rispettando responsabilmente la vita mia e quella degli altri, che nessuna passeggiata in montagna, al parco o al mare potrà mai mettere a repentaglio".

 

 

Un vero e proprio schiaffo al governo e al suo lockdown quello della firma di Libero: "Se non mi faccio mettere l'app di localizzazione dal Cai, figuriamoci se me la faccio mettere dal premier Giuseppe Conte! Non mi faccio togliere i diritti civili da questo Governo, obbedisco solo alla Regione Lombardia, sto diventando secessionista".

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