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Repubblica, la redazione contro John Elkann: "Imbarazzante il tempismo con cui è stato cacciato Carlo Verdelli"

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La "rimozione forzata" di Carlo Verdelli dalla direzione di Repubblica, decisa da John Elkann dopo il riassetto societario, come è noto e come vi stiamo raccontando ha innescato un vero e proprio terremoto nella redazione del quotidiano. I giornalisti, infatti, hanno deciso di scioperare: oggi, venerdì 24 aprile, il quotidiano non è in edicola e il sito non viene aggiornato. Una decisione presa "a larghissima maggioranza dai suoi giornalisti dopo la decisione del Cda del Gruppo Gedi di sostituire il direttore Carlo Verdelli come primo atto della nuova compagine proprietaria nel giorno del suo insediamento", fanno sapere da Repubblica con un comunicato del Comitato di redazione.

 

Un comunicato durissimo, palesemente rivolto a John Elkann, in cui viene comunque specificato che non si tratta di un atto ostile nei confronti del nuovo direttore, Maurizio Molinari. "La redazione - proseguono - non può non rilevare come la scelta dell’editore cada in un momento mai visto prima per il Paese e per tutto il pianeta, aggrediti da una pandemia che sta seminando dolore e morte e sta chiamando tutti noi a uno sforzo straordinario. E proprio nel giorno indicato come data della morte del direttore Verdelli dagli anonimi che ormai da mesi lo minacciano, tanto da spingere il Viminale ad assegnargli una scorta. Una tempistica quanto meno imbarazzante", picchiano durissimo. "Imbarazzante", insomma.

 

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