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Audio Silvio Berlusconi, Luca Palamara: "Conosco pezzi importanti di questa storia"

Palamara sull'audio shock di condanna a Berlusconi: "Una storia di cui conosco pezzi importanti"

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"Con i miei avvocati riteniamo esistere un problema molto serio come l'utilizzazione di queste intercettazioni. In alcuni momenti della giornata è perfettamente funzionante, in altri no. Non lo dico io, lo dicono le carte". A dirlo, intervistato dal direttore Paolo Liguori nella rubrica di Tgcom24 Fatti e misfatti è il pm ed ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara. Quanto alle polemiche relativo alla condanna a Silvio Berlusconi in Cassazione per il processo Mediaset e agli audio shock diffusi dal Riformista ha detto; "Conosco dei pezzi importanti di questa storia", ha spiegato.

 

Quanto alle intercettazioni ha spiegato che è un sistema  "in alcuni momenti della giornata è perfettamente funzionante, in altri no. Non lo dico io, lo dicono le carte. Con i miei avvocati riteniamo esistere un problema molto serio. Il pubblico ministero, parlo per me stesso, pensa all'intercettazione come un mezzo di ricerca della prova. È fondamentale: il trojan ha segnato un salto di qualità nella lotta alla corruzione, alla mafia e al terrorismo. Però c'è un problema grandissimo del reale funzionamento di questi captatori informatici", ha aggiunto. Il trojan "ha una durata limitata, è nelle mani di persone che non sappiamo, gestisce una mole di dati di terze persone che risultano catapultate in questa vicenda che mi riguarda ma sono estranee", ha concluso Palamara.

 

Poi è tornato a parlare del sistema giustizia che "va profondamente rimeditato e rivisto, è un sistema che fa fatica ad andare avanti". Secondo l'ex presidente di Anm ha "fallito il sistema delle correnti, ha fallito il sistema della spartizione tra correnti", aggiunge Palamara. E spiega:  "Da un lato ha portato i migliori nei posti più importanti d'Italia ma ne ha penalizzati tanti altri esclusi da questo meccanismo ma avrei timore dell'introduzione del sorteggio" per la scelta dei componenti togati del Csm.

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