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Alberto Zangrillo e Flavio Briatore positivo al coronavirus, "due diagnosi sbagliate". Il fango sul medico

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Dopo Flavio Briatore positivo al coronavirus, anche Alberto Zangrillo finisce nel mirino del Fatto quotidiano e di Selvaggia Lucarelli. E non poteva essere altrimenti, perché la vulgata dei talebani del Covid il primario di rianimazione del San Raffaele di Milano (che contro l'epidemia ha combattuto per mesi in prima linea, a differenza dei commentatori) passa per essere un "negazionista". Quale occasione migliore per metterne in dubbio i meriti professionali, se non l'amicizia col contagiato eccellente Briatore? Lo scorso 19 agosto, intervistato da Nicola Porro, il manager del Billionaire rivelava: "Ho parlato stamattina con Zangrillo, mi ha detto: 'È un raffreddore'. Io l'altro giorno ho avuto anche la febbre era un raffreddore, non esistono più raffreddori, tumori e polmoniti, è tutto Coronavirus!". "Quindi - chiosa la Lucarelli - Briatore in Sardegna ha avuto la febbre, ma ha continuato a fare vita sociale e viaggiare. E questo in virtù di una diagnosi telefonica del professor Alberto Zangrillo, quello che 'il virus è clinicamente morto'. Si vede che il virus al Billionaire è clinicamente resuscitato. Sarà il Cristal". 

 

 

 

Ironie a parte, la Lucarelli ripesca anche una vecchia intervista di Briatore: "A marzo aveva raccontato in tv di aver avuto già il Covid perché a dicembre quando ancora non si parlava di coronavirus era stato male e sempre Zangrillo, con senno di poi, lo aveva chiamato a emergenza scoppiata dicendogli: 'Quello era sicuramente Covid'. Insomma, una seconda diagnosi telefonica sbagliata, questa volta pure retroattiva. C'è da chiedersi se Zangrillo operi via Whatsapp, a questo punto". Chissà, magari il Fatto indirà una campagna per farlo radiare dall'ordine dei medici.

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