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Alberto Zangrillo a CartaBianca, tutto l'orgoglio del dottore: colpa mia la vita Smeralda?

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Tutto l'orgoglio del professor Alberto Zangrillo a CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, tornato con la nuova stagione nella serata di martedì 8 settembre. Ospite in collegamento, il medico del San Raffaele che ha in cura Silvio Berlusconi, è costretto a difendersi nuovamente dalle accuse di chi punta il dito contro di lui per aver detto, parecchie settimane fa, che "il virus è clinicamente morto". Circostanza che trova discreto fondamento nel numero di vittime e ricoveri che, in Italia, sta mietendo il Covid-19. Eppure, Zangrillo, è costretto a giustificarsi, spiegarsi, fare distinguo per l'ennesima volta. Interpellato dalla Berlinguer sul punto, spiega: "Ho sempre evocato il buon senso. Dissi che il virus era clinicamente morto, e ho già detto che forse è stata un'espressione stonata nel modus, ma non credo questo possa aver indotto i vacanzieri a fare di tutto e di più", conclude Zangrillo, ed è semplice cogliere un riferimento ai focolai in Sardegna, in Costa Smeralda. Insomma, smettetela di additarlo come il "responsabile" per la ripresa dei contagi. Ma, si è visto proprio con la vicenda-Berlusconi, la "caccia all'untore" è un drammatico sport che sembra piacere assai agli italiani.

 

 

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