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Beppe Grillo sponsorizza il ristorante (dei suoi amici) mentre il governo chiude tutto: "Cena di tre portate, stanza inclusa. Solo 90 euro"

Salvatore Dama
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Beppe Grillo si schiera dalla parte dei ristoratori danneggiati dalle chiusure decise con l'ultimo Dpcm del governo. Il fondatore del Movimento 5 stelle, attraverso la sua pagina Facebook, promuove l'iniziativa di un albergo romano, dove è ospite fisso quando si sposta a Roma per riunioni politiche. L'intento è chiaro: dare una mano a un amico in un momento di massima difficoltà. Una situazione drammatica causata proprio dal "suo" governo, quello sostenuto dai grillini, che ha messo nel mirino la ristorazione come se fosse la colpevole della diffusione del Coronavirus, pur non essendoci alcuna evidenza scientifica che sia così. E continua a far discutere l'apertura-chiusura del ristorante della Camera. Il messaggino inviato ai deputati in cui si annunciava il ripristino del servizio di mensa interna, nella fascia oraria 19-21, ha fatto incazzare tutti i ristoratori. Perché invece loro non possono servire la cena, che nella stragrande maggioranza dei casi è il core business delle trattorie, soprattutto nei giorni infrasettimanali. Alla fine il presidente Roberto Fico ha rivisto la decisione, ma la polemica è rimasta inalterata. Tanti l'hanno vissuta come la solita iniziativa della Casta, che impone le regole agli altri e poi per sé decide come vuole. Con l'aggravante che siano stati proprio i pentastellati a ritagliarsi un privilegio del genere, loro che hanno fomentato per anni il populismo.

 

 

LA SGRIDATA
Ieri, poi, Montecitorio è stato testimone di un altro episodio abbastanza imbarazzante. Con una serie di onorevoli che si sono dimostrati "indisciplinati" in aula nel rispetto delle norme anti-Covid. Durante la seduta mattutina, il presidente di turno Ettore Rosato, di Italia Viva, è stato costretto a riprenderli: «Invito i colleghi e le colleghe a non venire più in aula con soprabiti e cappotti, ma a utilizzare il guardaroba per motivi che sono facilmente intuibili. Lo dico anche ai colleghi che si stanno abbracciando in aula, chiedo di mantenere le distanze di sicurezza. Non cito i colleghi interessati perché lo hanno capito da soli». Insomma, soprabiti appoggiati sui banchi come se niente fosse. Mentre nelle scuole, nei ristoranti, nelle palestre devono essere alloggiati in un luogo neutro perché i tessuti potrebbero essere un veicolo su cui si deposita il virus. E abbracci fraterni. Cosa assolutamente proibita, al di fuori del Palazzo, tra persone che non sono congiunte e che devono rispettare il famoso metro di distanza personale, salutando da lontano, neanche con il gomitino. Rosato, in aula alla Camera, è dovuto intervenire più volte: «Mi trovo costretto a rinnovare l'invito a rispettare le distanze di sicurezza, un invito che non ha natura politica», ma serve per «rispettare regole che ci siamo dati».

OFFERTA SPECIALE
Ieri l'aula di Montecitorio si è occupata del testo unificato delle proposte di legge sull'omofobia. Dopo è stata la volta di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha preso parte al question time, rispondendo alle domande dei deputati. E ha rivendicato la necessità delle misure assunte con il suo ultimo Dpcm, a partire proprio dalla chiusura, alle sei di sera, per tutti i ristoranti e i bar. Nelle stesse ore, però, su Facebook Grillo ha rilanciato la pubblicità dell'Hotel Forum, la struttura presso la quale alloggia abitualmente. «Noi non chiudiamo, siamo duri a morire», è stato l'annuncio dell'albergatore amico di Grillo. L'ex comico ha promosso ai suoi seguaci «l'offerta speciale dell'hotel», con cena «sul roof garden restaurant con menù degustazione di tre portate a scelta al costo di 90 per persona (bevande escluse) e camera inclusa». Un modo furbo per approfittare del trattamento speciale di cui godono gli hotel grazie all'ultimo Dpcm. Il quale dà diritto agli alberghi di servire la cena a clienti che pernottano. Cosa vietata invece ai ristoranti.

 

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