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Elisa Isoardi? Non solo: "Sono il suo fidanzato". Doppio orrore dello stalker: ecco chi perseguitava, per lui finisce malissimo

 Elisa Isoardi

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Non perseguitava solo Elisa Isoardi ma anche il suo portinaio. L'uomo, Riccardo Matacena, sessantenne siciliano, si presentava infatti nello stabile dove abita la conduttrice, ora naufraga all'Isola dei famosi con pacchi regali e mazzi di lettere. "Sono il fidanzato di Elisa Isoardi, sono passato a salutarla", diceva sempre. Riporta il Messaggero che il molestatore è andato avanti per mesi rendendo la vita impossibile a tutti i condomini che secondo lui gli mentivano per allontanarlo da lei. 

 

 

Ma ora lo stalker della conduttrice rischia di ritrovarsi a giudizio per un processo bis. Non solo per aver perseguitato la Isoardi ma anche per aver preso di mira il custode. L'atto di richiesta di rinvio a giudizio per stalking è stato appena firmato. E contesta a Matacena di aver molestato e minacciato il portiere dello stabile di via del Pinturicchio "con continui e asfissianti tentativi di accesso nello stabile per ricercare Elisa Isoardi lasciando all'ingresso di un appartamento lettere per lei".

 

 

Non solo. L'uomo si è spinto fino all'aggressione e più volte erano stati chiamati i carabinieri. "Gli inquilini sono ormai terrorizzati", aveva denunciato l'amministratrice, consegnando agli investigatori dozzine di lettere destinate alla conduttrice e consegnatele dal portiere. "Per il timore del mio persecutore ho assunto una guardia privata", si era sfogata con gli investigatori, "le prime molestie risalgono al 2008. Spediva fiori e regali, anche costosi, anelli e abiti di sartoria e lettere in cui sosteneva che fossero gli astri a consigliare la relazione". Ma lui si presentava sempre come l'effettivo fidanzato. Tanto che un paio di anni fa era stato emesso un divieto di avvicinamento.

 

 

 

"Una mattina del novembre 2018, rientrata a casa dopo brevi ferie, ho trovato 17 lettere destinate alla Isordi sotto la mia porta", ha raccontato una signora che abita nello stesso condominio, "la sera invece il molestatore ci ha suonato alla porta. So che abita qui. Sono il fidanzato e ho bisogno di vederla, diceva. Per poi preoccuparsi: Mica avrete aperto le mie lettere?". Ora dovrà preoccuparsi del processo.

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