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L'aria che tira, il ristoratore azzanna Andrea Crisanti: "Dammi 200mila euro e sto zitto", tensione alle stelle

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Stefano Zampieri, ristoratore, in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata di oggi 20 aprile, attacca il microbiologo Andrea Crisanti che è contrario alle riaperture: "Se lei mi dà 200mila euro, perché io tanti ne ho persi, poi non mi sentirà mai lamentarmi", tuona il ristoratore. E ancora: "Da quanto sono ignorante, quei 200 miliardi li avrei dati alla sanità pur di tenerci aperti con un protocollo. Non vogliamo ristori, non vogliamo soldi dallo Stato". 

"Non sono abituato a questo tipo di conversazioni quindi mi trovo un po' a disagio", ribatte Crisanti. "Se lei avesse i ristori non saremmo qui a parlare. Gli interessi suoi e quelli della popolazione coincidono. Morire asfissiato è una delle peggiori morti che si può avere". 

 

 

Crisanti aveva poco prima confermato la sua bocciatura del governo di Mario Draghi sulle aperture: "Draghi fa l'economista, mica il microbiologo. Io mica m'azzardo a dire cose che esulano dal mio campo", attacca. "Basta guardarsi intorno.  L'Inghilterra ha allentato le misure di restrizione, ed è entrata in una situazione identica alla nostra da lunedì prossimo", sottolinea il professore, "con la differenza che loro hanno 30 morti al giorno, 2mila casi al giorno e il 70 per cento della popolazione vaccinata". Quindi si chiede: "Quale governo ha più rispetto della salute? Lasciamo dare la risposta ai cittadini".

 

 

A questo punto la Merlino lo pone di fronte all'esigenza delle persone più colpite economicamente dalla pandemia di guadagnarsi da vivere. "Perché i gestori inglesi non si lamentano?", osserva Crisanti: "Hanno avuto i soldi. Bene analizziamo quanti soldi hanno avuto. Ma non facciamoli riaprire", conclude il microbiologo. "E' giusto che una persona sia tutelata rispetto a una catastrofe. Mostrare solidarietà è giusto ma bisogna anche tutelare la salute di tutti". 

 

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