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Silvio Berlusconi, bomba di Dagospia: "Dopo 5 anni, lunga e commovente telefonata". Impensabile: chi lo ha chiamato

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La guerra tra Mediaset e Vivendi, tra Silvio Berlusconi e Vincent Bollorè, prosegue ormai dal 2016. Cinque lunghi anni. Ad aprire lo scontro furono i francesi, con il tentativo di scalata ostile nei confronti del Biscione. Ma il gruppo del Cavaliere, attraverso molteplici contenziosi legali, è riuscito a fermare il tentativo di scalata, relegando Vivendi e Bollorè a una quota di minoranza.

 

Dunque, recentemente - all'inizio di maggio - i due colossi hanno trovato un accordo per mettere fine alle dispute che proseguono da tanto, troppo tempo. In breve, in base all'intesa, verrà  abolito il meccanismo del voto maggiorato (contestato da Vivendi perché premiava Mediaset dando alla società italiana il doppio dei voti nell’assemblea degli azionisti in quanto detentrice di azioni da più 24 mesi) e Vivendi voterà a favore del trasferimento della sede legale di Mediaset nei Paesi Bassi. Partita chiusa, forse. 

 

Ed è in questo contesto che oggi, mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica, piove il flash di Dagospia. Poche righe in cui si dà conto di quella che comunque è a suo modo una notizia storica. "Dopo anni di carte bollate - scrive Dago -, una lunghissima telefonata, dai toni molto amichevoli, perfino commoventi, ha rotto il ghiaccio tra Silvio Berlsuconi e il patron di Vivendi, Vincent Bollorè". Insomma, il disgelo, un contatto che mancava da tanto, troppo tempo. E sempre Dagospia, però, aggiunge sibillino: "Ma sul futuro di Mediaset-Fininvest, la primogenita Marina, ascoltatissima da Silvio, non ha ancora deciso che fare...". Insomma, secondo Dago tutte le partite restano aperte.

 

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