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Otto e Mezzo, Nicola Gratteri sulle carceri piene di immigrati: "Non sanno come vivere e quindi commettono reati"

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A Otto e Mezzo si parla di giustizia e magistratura. Motivo, questo, per cui non poteva mancare il magistrato Nicola Gratteri. Nel salotto di La7 da Lilli Gruber la toga svela la ben nota emergenza italiana: le carceri piene. E a Paolo Mieli che gli fa notare come molti siano extracomunitari, Gratteri risponde con una teoria tutta sua: "Non sanno come vivere e quindi commettono reati". E ancora: "Io per il lavoro che faccio, giro il mondo e ho visto che anche altrove è così. Nelle carceri ci sono gli extracomunitari". Poi l'affondo del procuratore di Catanzaro si rivolge alla Commissione interministeriale per la Giustizia voluta dalle Ministre Marta Cartabia e Mara Carfagna: "Questa commissione è offensiva, il distretto di Catanzaro il più efficiente d'Italia".

 

 

Infine si parla della vicenda di Luca Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura indagato per corruzione: "Faceva parte di un collegio, non decideva da solo quindi non può essere lui l'orco". Dello stesso parere Mieli che ricorda come i trojan in grado di captare le intercettazioni fossero solo per lui. "E non sempre funzionavano - ricorda Gratteri -. Dieci anni fa queste tecnologie non c'erano, se no si sarebbe scoperto di tutto". 

 

 

Poco prima era stato l'ex direttore del Corriere della Sera a prendere le difese dei politici: "Non parliamo sempre e solo della politica, questa volta la colpa è dei magistrati. Non tutti - precisa -, ma una parte". Un'affermazione che vede d'accordo la conduttrice, anche lei sul tema non ci va per il sottile. 

 

 

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