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Marco Travaglio a Belve, affondo su Bruno Vespa e Corrado Formigli: "Un vanto non essere mai stato invitato"

Marco Travaglio

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Marco Travaglio è spesso in tv, spesso su La7. Ma sempre e solo in due programmi: Otto e mezzo da Lilli Gruber e DiMartedì da Giovanni Floris. Ma il direttore del Fatto quotidiano è contento così: “Non andrei mai a Propaganda Live perché mi fa venire le bolle, non mi piace il loro genere”, ha detto nell'intervista a Francesca Fagnani, a Belve, su Raidue. “Inoltre, non mi piace Piazzapulita (sempre su La7, condotta da Corrado Formigli”. Nella lista nera di Travaglio c'è anche il talk di Bruno Vespa, Porta a Porta: “E’ un vanto non essere mai stato invitato”. E qui si riapre una vecchia questione legata a una sua apparizione su Rai 1 risalente al dicembre 2016, come aveva ricordato lo stesso Vespa. “Sì, lui ora risponderà che una volta ci andai. Era la sera del referendum perso da Renzi ed eravamo l’unico giornale che si era battuto per il no. Mi chiese di collegarmi cinque minuti", attacca, "è stata l’unica volta in cui sono apparso”.

 

 

Del resto, a Travaglio non piace andare in televisione, anche se non si direbbe, data la sua presenza pressoché fissa dalla Gruber. Il direttore del Fatto ci va solo per fare pubblicità al suo giornale: “Sembrerà incredibile, ma ogni volta che inizia una trasmissione soffro. Ci vado perché serve, perché far circolare le nostre idee, le idee del Fatto, serve”. 

 

 

Ma c'è di più. Travaglio dice che a Mediaset le porte sono del tutto sbarrate. "I salotti hanno una lunga lista di ospiti che non possono essere invitati, formata dal mio nome. Punto”. Con ogni probabilità Travaglio si riferiva ai talk show politici, visto che nel 2017 fu vittima di uno scherzo de Le Iene organizzato con la complicità del figlio Alessandro. Il giovane rapper gli fece credere di essere stato contattato per entrare nella casa del Grande Fratello Vip. Ma questo Travaglio non lo dice.

 

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