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Andrea Crisanti, catastrofismo-Covid: "Io non commetto errori. Non ne siamo fuori e avremo più morti di tutta Europa"

 Andrea Crisanti

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Andrea Crisanti, il professore "catastrofista", noto per le sue previsioni funeste, tanto da meritarsi l'imitazione di Maurizio Crozza che lo ha ribattezzato Crisantemi, in una intervista a Il Corriere della sera respinge l'accusa di essere profeta di sventura: "Se sono termini dispregiativi, fanno torto a chi li usa. La prudenza è normale per ogni medico". E nega di aver commesso errori. Nonché di aver detto quello che ha detto. Per esempio che a fine maggio ci sarebbe stata una nuova ondata: "Non dissi così. Dicevo solo che era intempestivo aprire allora". E anche di fronte al calo dei numeri dei decessi per il Covid Crisanti dice: "Non andrei orgoglioso di questi numeri. Dal 26 maggio a oggi ci sono state 7 mila vittime. Se mi avessero ascoltato ce ne sarebbe state molte meno". E comunque non ne stiamo uscendo: "Restiamo un Paese molto vulnerabile. In Germania i contagi aumentano, perché si fanno tamponi e tracciamento. Qui o se ne fanno pochi o troppi antigenici e pochi molecolari. Non ne ho idea".

 

 

Incalzato, il professore nega anche di aver commentato su Twitter: "Consiglierei AstraZeneca senza dubbio anche alle donne giovani". "Mai scritta questa cosa". E ancora: "Sono sempre stato coerente su tutto". Ma sbagliare è possibile, "no", risponde. E pure cambiare idea: "No, non sono una banderuola", ribatte. Insomma. Crisanti di errori non ne commette. "Quali errori? Me ne dica uno". Anzi, sottolinea, "se mi avessero dato retta a febbraio, Lombardia e Veneto non avrebbero fatto quella fine".

 

 

Il microbiologo ha detto che gli open day per AstraZeneca non andavano fatti senza l'ok del Comitato tecnico scientifico ma il presidente della Liguria Giovanni Toti lo ha smentito. "E allora è stato un errore del Comitato tecnico scientifico. Se gli Open day sono stati fatti per smaltire AstraZeneca è gravissimo. Comunque è tutta una comunicazione del cavolo. E' stato un errore pazzesco dire che quello che decidevano Ema e Aifa era scolpito nel bronzo. Ora la gente è terrorizzata".  Ma "senza i vaccini non so dove saremmo".

Infine: "L'Italia si avvia ad avere più morti di tutta Europa e la mortalità più alta per 100 mila abitanti. Anzi, sulla mortalità siamo i peggiori nel mondo", conclude Crisanti. E' la sua ultima profezia. Nera ovviamente.

 

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