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Iva Zanicchi, "il caffè alla mattina...": infinito dramma-Covid, com'è ridotta un anno dopo. Sconcertante

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"Non sento l’odore del brodo della domenica, del caffè la mattina": Iva Zanicchi racconta la sua esperienza post Covid. Un anno fa, infatti, ha contratto l'infezione. Da allora, come ha confessato al Corriere della Sera, non ha più riacquistato l'olfatto, "però grazie a Dio continuo a cantare, respiro bene". Il virus, tuttavia, gli ha portato via suo fratello: "Un dolore straziante, lo adoravo come un figlio. Era un poeta, lui teneva insieme tutta la famiglia. Pensare che l’ho sentito al telefono e mi ha detto: 'I medici dicono che tra due giorni vengo a casa'. Dopo tre giorni è arrivato a casa, ma nella cassa. E ci hanno proibito di aprirla per l’ultimo bacio. Sono ancora incazzata nera con tutti".

 

 

 

Per lei, insomma, non è stato affatto un periodo facile. E talvolta continua a essere molto difficile: "Piango la sera in camera, ma di giorno combatto". Poi, rivolgendosi ai no vax ha detto: "Non vi vaccinate? Bene, state chiusi in casa, ma non venitemi a dire che non esiste il virus perché vi rompo la testa". In merito alla sua partecipazione a Sanremo, invece, ha confessato il motivo per cui desidera tanto parteciparvi: "Alla mia età è senz’altro l’ultimo come concorrente. Vuoi mettere star lì in mezzo ai ragazzi, che sono come nipotini per me, a fare la gara? Sono una vera matta. Per fortuna ci sono anche Ranieri e Morandi che alzano la media".

 

 

 

La Zanicchi, che ha partecipato più volte al Festival negli anni passati, ha rivelato che la sua edizione del cuore è stata quella del 1965, da cui però fu eliminata: "Proprio quell’esperienza mi ha reso forte. Ero terrorizzata. Gianni Ravera disse: 'Non ce la fa a cantare sta ragazza, ha troppa paura'. Fui eliminata. Ho pianto da sola tutta la notte. Mi dissero che non andavo bene per i grandi spettacoli. Un dolore incredibile. Ma lì mi è scattata la molla, mi sono detta: 'Vincerò'".

 

 

 

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