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Otto e Mezzo, dramma-Covid per Marco Travaglio: "Vaccinato con terza dose, ma...". Natale rovinato, la confessione a Lilli Gruber

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Un Marco Travaglio che flirta sempre più con i no-vax, ancora una volta a Otto e Mezzo, il salottino di Lilli Gruber su La7. I fatti risalgono alla serata di ieri, mercoledì 22 dicembre, in cui il direttore del Fatto Quotidiano era ospite in collegamento (si ricorda che recentemente Travaglio aveva detto che non avrebbe fatto vaccinare suo figlio "nemmeno con la pistola puntata alla tempia").

 

Aa aprire le danze è la Gruber, la quale domanda: "Come passerai le feste? Che precauzioni prenderai? Ognuno se lo chiede, per non mettere a rischio se stessi e gli anziani. Draghi ha detto che le decisioni come sempre verranno prese in base ai dati scientifici...".

E Travaglio risponde: "Avevo in programma di andare a Torino dai miei, ma poiché parte della mia famiglia è stata contagiata da una persona che aveva appena ricevuto la terza dose non ci potrò andare, sono tutti in isolamento. Quindi rimarrò qua e prenderò tutte le precauzioni del caso: mascherina agli affollamenti e per il resto tutte le altre precauzioni di igiene", sottolinea il direttore.

 

Quindi, Marco Manetta sposta il mirino e apre il fuoco sul governo e Mario Draghi: "Per quel che riguarda il governo mi auguro che dia retta ad Andrea Crisanti, che la smetta di trasmettere questo messaggio controproducente, ossia assicurare normalità ai vaccinati anche con terza dose. Sappiamo che abbiamo pochissime possibilità di morire di Covid o finire intubati, ma dire che gli ambienti frequentati dai titolari del green pass siano sicuri è una fandonia che incentiva i vaccinati a non prendere precauzioni, mentre sono contagiabili e possono contagiare altri. Questa cosa del green pass non sta in piedi, è una misura politica e non sanitaria", conclude Marco Travaglio. Come se azzerare o quasi il rischio morte e quello di finire intubati sia un risultato di poco conto...

 

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