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Chiara Ferragni, la cannonata corrosiva di Giampiero Mughini: "Le basta sgranare gli occhi e far veder le gambe..."

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Giampiero Mughini ha rilasciato una lunga e profonda intervista a Il Riformista, in cui ha toccato i più svariati temi, non solo di politica. Quest’ultima con Mario Draghi ha delegato la funzione di guida delle istituzioni ad una personalità esterna ai partiti: “Per fortuna abbiamo recuperato una figura eccezionale, la cui autorevolezza è più alta di tutti i partiti messi assieme e che consente alla baracca italiana di stare in piedi. Così come l’aveva consentita un altro italiano d’eccezione, il presidente Sergio Mattarella”.

 

 

Secondo Mughini, difficilmente i partiti riusciranno a reinventarsi dopo questa fase: “I partiti novecenteschi non esistono più. Vuole chiamare partito quel Movimento 5Stelle che aveva raggranellato il 32 per cento dei consensi alle ultime elezioni? Era soltanto un assieme di sfaccendati che cliccava su un sistema computeristico inventato dal geniale Gianroberto Casaleggio. Così come non esiste più il Pci, quell'assieme granitico di sezioni di quartiere, comitato centrale, quotidiani e settimanali di partito che ne erano il corpo”.

 

 

Poi Mughini ha affrontato la questione degli “intellettuali” dei nostri tempi, ben diversi da quelli del passato: “Zerocalcare l’ultimo intellettuale? No, ma è di certo un intellettuale/creatore di quelli che hanno un pubblico e che giocano la loro partita quanto a comunicare ed emozionare. Chiara Ferragni? Non è un’intellettuale ma non ha bisogno di esserlo: le basta sgranare gli occhi e tenere bene in vista le sue bellissime gambe, e milioni di nostri concittadini sono ai suoi piedi”.

 

 

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