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Quirinale, la fucilata di Rita Dalla Chiesa: "Profonda amarezza, perché ringrazio Enrico Mentana"

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Con la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale i partiti hanno dimostrato tutta la loro debolezza. Allibita anche Rita Dalla Chiesa, che non nasconde la propria indignazione per quanto accaduto in questi lunghi giorni di trattative andate a vuoto e fumate nere. L'unico elemento che la conduttrice salva? La Maratona Mentana. "Comunque vada - cinguetta - un grazie a Enrico Mentana che da una settimana ci ha tenuti inchiodati con la sua maratona, raccontandoci un Paese politicamente malmesso, e che lascia in tutti noi, oggi, una profonda amarezza".

 

 

Dopo ben sette votazioni, la maggioranza al governo ha optato per la strada più semplice: lasciare presidente della Repubblica e premier lì dove sono. Ma ciò che ha indignato la Dalla Chiesa è il linguaggio parlato dagli onorevoli.

 

 

 "Lo capiscono soltanto loro, ma in realtà il cittadino dice: 'noi stiamo eleggendo il Presidente della Repubblica'. Non c'è nulla da ridere - si era già sfogata alle telecamere di Fuori dal Coro, nel bel mezzo dell'impasse -. C'è poco da scherzare, c'è poco da giocare con i menù, c'è poco da incontrarsi fuori e dire: 'adesso andiamo a mangiarci una cosa'. No, non funziona così". E dopo una sfilza di schede bianche, altrettante con su scritto "Amadeus", "Craxi", "Signorini" e candidature bruciate, i partiti hanno deciso di cambiare tutto per non cambiare niente.

 

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