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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo: "Il discorso di Putin è una chiamata alle armi. Pace lontanissima"

Lucio Caracciolo

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Nel consueto punto sul conflitto in Ucraina con Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 18 marzo, Lucio Caracciolo, commenta così: "Bisogna vedere come andrà la guerra nelle città di Kiev e di Odessa. Il discorso di Vladimir Putin è stata una chiamata alle armi e una preparazione ai sacrifici che è un modo indiretto per dire che le cose non vanno come dovevano andare. Da qui ad un vero e proprio accordo di pace credo che ci vorrà parecchio tempo. L'unica speranza è che i negoziati portino almeno ad un cessate il fuoco". 

 

 

Per quanto riguarda il colloquio tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente americano Joe Biden, continua Caracciolo, "i cinesi non stanno mollando i russi, non possono permettersi degli strappi, sono seccati con loro per questa guerra di cui non erano stati avvertiti, ma non possono mollarli", spiega il direttore di Limes. "Da qui ad armarli è un altro discorso, anche perché finora è accaduto il contrario".

 

 

Adesso, forse, conclude Caracciolo. Mosca "potrebbe chiedere alla Cina qualche arma indietro, e questo preoccupa gli Stati Uniti perché sarebbe un rafforzamento della Russia in una fase in cui la Russia invece è in difficoltà".

Qui il video di Caracciolo che commenta il discorso alla Nazione di Putin

 

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