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Generale Luciano Portolano, "si fa come ca*** dico io": brutalizzato il russo Kikot, come ha fermato la spia di Putin

Luciano Portolano

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Che ruolo avevano i russi nei nostri confini nazionali durante la missione in Italia, avvenuta lo scorso marzo 2020, quando il nostro Paese stava cercando di affrontare la pandemia? Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, alcune fonti della Difesa e dell'Intelligence italiana sostengono che all'epoca fu evitato un tentativo di spionaggio. Gli obiettivi della delegazione mandata dal Cremlino sarebbero stati le basi dell’aeronautica militare di Ghedi in Lombardia e di Amendola in Puglia. Da qui la decisione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica di proseguire con le indagini.

 

 

Quello che sappiamo è che ai russi arrivati in Italia fu assegnata una scorta di nostri militari, come disposto dal generale Luciano Portolano, allora alla guida del Comando Operativo Interforze. Il Corriere riferisce di uno scontro fra lui e il generale Sergej Kikot, capo della delegazione russa. Kikot avrebbe voluto muoversi su tutto il territorio italiano in base a un "accordo politico di altissimo livello", ma il generale Portolano si oppose. "Qui siamo in Italia e si fa come ca*** dico io", avrebbe risposto. Quindi ai russi fu imposto di stare "ad almeno cinquanta chilometri dai siti sensibili".

 

 

Inoltre, il generale Portolano aveva paventato i rischi di un'operazione definita come "ibrida". Fra i sospetti, il fatto che i russi avessero proposto di sanificare un’area del bresciano vicino a Ghedi, dove si trova la base dell’aeronautica militare italiana in cui opera il 61esimo Stormo. Ai russi fu dunque impedito di procedere, mentre la Difesa italiana cominciava a manifestare un certo nervosismo. Ma anche in Puglia la delegazione russa chiese di svolgere un'operazione di sanificazione. Qui si trova Amendola, il maggior aeroporto militare italiano in cui opera il 32esimo stormo. Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, allora decise di far tornare a casa i russi e di ridurre le unità dalle 400 iniziali a 104.

 

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