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Marina Ovsyannikova, che fine ha fatto la giornalista russa anti-Putin: le foto strazianti

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Dopo la denuncia in mondovisione e la multa, Marina Ovsyannikova è tornata a protestare contro la guerra in Ucraina. La giornalista russa, nota per essersi presentata con un cartello anti-Putin in diretta sulla tv di Stato, ha deciso di aiutare i profughi ucraini. La 43enne è stata immortalata mentre caricava su un furgone buste di abiti e scarpe da donare ai profughi dell'Ucraina ospitati nella regione di Kaluga, in Russia. Il tutto indossando un piumino con la scritta sulla schiena "Ogni vita umana non ha prezzo".

 

 

"Ho solo poche foto rimaste di questo viaggio - ha raccontato la reporter sul suo canale Telegram. - Ai giornalisti che hanno viaggiato con me è stato vietato di pubblicare video. Ma spero davvero che tutte le nostre cose alla fine raggiungano i bisognosi". E ancora: "È un peccato non aver potuto parlare con gli ucraini e trasmettere loro di persona parole di sostegno e amore". Marina infatti ha riferito di non essere riuscita a entrare nella struttura di accoglienza e che il direttore, in precedenza interpellato per sapere di cosa avesse bisogno, nell'incontro le ha detto di avere tutto e di poter ricevere solo oggetti nuovi. In ogni caso Ovsyannikova non demorde.

 

 

Per la sua battaglia su Canale Uno per cui lavorava, la giornalista ha perso il lavoro. Non solo. "Ho trovato le gomme della mia auto tagliate, e il giorno dopo non si metteva in moto. Cose poco piacevoli che credo siano una vendetta da parte della polizia o del servizio di sicurezza del primo canale che ha cercato così di intimorirmi. Se quelle persone sulle quali ho contato sono scomparse, delle nuove mi stanno dimostrando solidarietà". 

 

 

 

 

 

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