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Otto e mezzo, l'allarme di Lucio Caracciolo: "Attenti a Medvedev, cosa si rischia con quell'uomo"

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"La Nato non è un'organizzazione alla quale ci si autoinvita". Lucio Caracciolo, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha commentato la richiesta di adesione della Finlandia all'Alleanza atlantica. "Sono i Paesi della Nato che all'unanimità devono dire 'siamo d'accordo sull'ingresso di Finlandia e Svezia', poi ci sono le ratifiche dei Parlamenti...insomma non è una cosa che si fa dalla mattina alla sera, anche se stavolta credo che verrà tutto velocizzato", ha continuato il direttore della rivista Limes.

 

 

 

"Che la Svezia ce l'avesse con la Russia e viceversa lo sapevamo. La Finlandia invece ha una storia un po' diversa - ha proseguito l'esperto - e soprattutto Finlandia vuol dire Artico, che è la vera area di competizione tra Russia e America. Chi controlla quella rotta controlla i commerci dall'Estremo Oriente, cioè da Cina e Giappone, verso l'America via Europa. Quindi la Finlandia è assolutamente fondamentale".

Lucio Caracciolo a Otto e mezzo, il video

 

 

 

Coinvolta anche la Russia. "A quel punto San Pietroburgo potrebbe diventare oggetto di blocco navale potenziale da parte della Nato. Quindi è chiaro che due signori di San Pietroburgo, Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev, non sarebbero proprio contenti. Si può fare ma bisogna valutare cosa si rischia", ha chiosato Caracciolo. Dopo l'annuncio della Finlandia, infatti, i russi non sarebbero rimasti con le mani in mano. I principali leader politici del Paese sarebbero stati informati che la Russia potrebbe tagliare le forniture di gas a partire da domani, proprio per via dell'annunciata intenzione del Paese scandinavo di entrare nella Nato.

 

 

 

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