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Fabrizio Corona finisce in comunità, "dipendenza da guadagni": ecco cosa comporta la patologia

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"Affidamento in comunità per curarsi dalla dipendenza dai guadagni": questa la decisione che il tribunale di Sorveglianza di Milano ha preso su Fabrizio Corona, accogliendo l'istanza dei suoi legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra. L'ex re dei paparazzi, che era ai domiciliari per scontare la pena residua per le sue condanne, ha ottenuto - come riporta TgCom24 - la misura alternativa dell'affidamento terapeutico per curare la sua "dipendenza patologica dai guadagni" in una "struttura comunitaria" a Limbiate, in provincia di Monza e della Brianza. 

 

 

 

Corona dovrà andare a curarsi a Limbiate ogni venerdì per quattro ore. Pur avendo notato i "miglioramenti" dell'ex agente, infatti, i giudici hanno riconosciuto l'importanza di questo "percorso terapeutico", che tra l'altro è già in corso e che "appare idoneo ai bisogni di cura" per promuovere la sua "riabilitazione" e il "superamento di importanti fragilità personali", anche perché soffre di una "patologia psichiatrica".

 

 

 

I giudici hanno fatto sapere che Corona ha portato avanti "un lavoro introspettivo" anche sulla sua "dipendenza patologica dai guadagni". Di qui la decisione di consentirgli un percorso di cure della durata di 4 ore ogni venerdì nella comunità a Limbiate. Nel provvedimento si legge che il fine pena per Corona, che oggi ha 48 anni, è previsto per il 17 settembre 2024: l'ex agente fotografico, come riporta l'Ansa, ha ancora in corso procedimenti per truffa, diffamazione, percosse, minaccia, tentata evasione, danneggiamento aggravato, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

 

 

 

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