Giovanni Floris è chiamato ancora a sostituire Lilli Gruber, ma a Otto e Mezzo ciò che non cambia è la presenza di Lucio Caracciolo, uno dei pochi esperti che negli ultimi 100 giorni si è contraddistinto per la competenza e la lucidità con le quali analizza la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. Le ultime ore sono state caratterizzate da una forte tensione tra il governo e l’ambasciata russa, con quest’ultima che ci ha accusato di fare propaganda contro Mosca.
PIPPO
Dopo quattro mesi di guerra, il 21 giugno il Parlamento italiano potrà finalmente discutere sul conflitto Russia/...“In Europa siamo storicamente uno dei paesi più filorussi - ha dichiarato Caracciolo - indipendentemente da questa guerra. Vedere l’Italia su un fronte ostile è uno choc per loro, e magari sanno che insistendo possono ottenere qualcosa. Dopo oltre 100 giorni vediamo che gli effetti di questa propaganda sono più negativi che positivi, d’altronde il soft power non è la specialità dei russi. L’aspetto positivo è che dopo molta propaganda, da tutte le parti, la nebbia si sta alzando, si vedono le cose e cominciano le cose. Forse questo può aprire la strada alla pace”.
PIPPO
È un dato di fatto: se l'impero americano non fosse corso in aiuto degli ucraini, a quest'ora Putin avreb..."Dovremmo parlare di come si arriva alla pace - ha continuato Caracciolo - io voglio capire cosa vuole Putin e cosa vogliono i russi. Questa non è solo la guerra di Putin, ma di aggressione della Russia all'Ucraina. È inutile girare attorno a una persona che magari tra qualche mese o anno non ci sarà più. Quindi cerchiamo di capire cosa vuole la Russia, piuttosto che occuparci di un solo personaggio, per cercare di arrivare alla pace".