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Otto e Mezzo, Travaglio imbarazza lo studio: "I loro deret***"

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Si parla ancora delle fibrillazioni interne al Movimento 5 Stelle a Otto e Mezzo. A parlare per primo, ospite nella puntata di venerdì 1 luglio su La7, Marco Travaglio. È lui ad aprire il dibattito nel salotto di Lilli Gruber: "Avrei voluto vedere se fosse stato lui il leader del Movimento 5 Stelle e il premier lo avesse scavalcato - interviene in riferimento a Luigi Di Maio che ha smentito la telefonata Grillo-Draghi su Conte -. Questo è un caso politico e istituzionale enorme, ma che viene archiviato come pettegolezzo".

 

 

E ancora, difendendo il suo giornale che ha lanciato l'indiscrezione: "Grillo di questo ne ha parlato a molti, più volte dice che Draghi lo chiama continuamente. Non ho idea se entro l'autunno i Cinque Stelle lascino o meno il governo, però so che questo esecutivo non è perfetto come lo descrivono. Mattarella aveva già detto che dopo il Conte 2 ci sarebbero state le elezioni, tutte balle. In questo momento poi il governo può andare avanti anche senza il Movimento".

 

 

 

Travaglio difende coloro che in questi giorni premono per l’uscita del Movimento dalla maggioranza: "In un governo ci si sta quando una forza politica crede in quello che sta facendo, non il contrario. Per quali motivi i grillini devono stare in un esecutivo che ha appena dato il via libera alla stretta sul reddito di cittadinanza? Solo voi avete questo amore per Draghi, come se fosse il Re Sole". Infine sull'eventuale partito di draghiani di cui non si fa altro che parlare: "Per i loro deret*** tutto questo fa comodo".

 

 

 

 

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