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Michela Marzano contro Giorgia Meloni: "La macchina del fango non basta. Lei..."

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"Ma è davvero pronta a governare questa destra?": a porsi la domanda è la scrittrice Michela Marzano su La Stampa. Secondo lei, potrebbero essere soprattutto i "delusi" a votare per Giorgia Meloni, premiando così la sua coerenza e soprattutto permettendole di andare al governo per la prima volta. E a tal proposito ha spiegato: "Non basta attivare quella che Meloni chiama la “macchina del fango” – anche se nessuno getta fango su nessuno, c’è solo chi ricorda legami mai del tutto smentiti col passato – per combattere i populismi".

 

 

 

La scrittrice, poi, ha aggiunto che è giusto occuparsi di chi sta male, ma bisogna analizzare bene le modalità con cui lo si fa. "Quando Giorgia Meloni, in Andalusia, afferma: 'o si dice sì o si dice no', ha chiaramente in testa le parole del Vangelo di Matteo. Poi, però, le declina a modo suo. E dietro il 'sì' ci mette la famiglia naturale, i confini sicuri, la sovranità del popolo e la nostra civiltà, mentre il 'no' va alle persone LGBT, all’immigrazione, alla grande finanza e ai burocrati. Tutto di seguito e tutto insieme", si legge nel suo pezzo.

 

 

 

L'invettiva contro Meloni, Salvini e Berlusconi poi continua: "Non ho formule esatte per qualificare la destra italiana, e forse non è nemmeno necessario farlo, anzi, credo sia del tutto inutile cercare slogan da contrapporre ai loro. Penso sia sufficiente mettere in fila ciò che Meloni e Salvini dicono, per muovere qualche dubbio all’idea che hanno della civiltà di cui tanto parlano. Se il nostro Paese si fonda sui valori costituzionali della dignità, dell’uguaglianza, della libertà e del lavoro, è a questi valori che ci si dovrebbe sempre richiamare per smetterla di umiliare le persone e costruire davvero, come scrive il filosofo ebreo Avishai Margalit, una 'società decente'".

 

 

 

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