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Maurizio Molinari "sostituito"? La bomba di Dagospia su Repubblica

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Gli insulti contro Giorgia Meloni non pagano e così John Elkann è costretto a fare i conti con la crisi di vendite di Repubblica. Proprio per questo - fa sapere Dagospia - l'imprenditore ceo di Exor e presidente di Ferrari e Stellantis starebbe pensando di sostituire Maurizio Molinari. L'obiettivo? Nominare direttore Massimo Giannini. Una decisione che avrebbe visto l'amministratore del Gruppo Gedi, Maurizio Scanavino, frenare. Stando a quanto riportato da Dago, Scanavino avrebbe ribattuto: "Ma non sarebbe meglio vendere il quotidiano?". 

Una proposta sarebbe già stata avanzata: "Danilo Iervolino si era fatto avanti, ma ha rinculato davanti alla cifra richiesta". D'altronde l'imprenditore ha già acquistato L'Espresso. Già i giorni scorsi gli attacchi alla leader di Fratelli d'Italia apparsi sul quotidiano non erano piaciuti al presidente di Gedi, gruppo editoriale di Repubblica. Diverse voci davano Elkann alquanto nervoso, tanto da tirare le orecchie al direttore. 

E le copie ne risentono. Secondo i dati Ads, a giugno 2022 la direzione Molinari garantiva una diffusione, tra cartaceo e digitale, di 134 mila copie. Una cifra al ribasso visto che si legge un -15 per cento rispetto all'anno prima. Oltre alle copie, Repubblica ha visto diversi "cambi di casacca" con l'avvento di Molinari. Tra queste quella di Gad Lerner, che ha lasciato in totale disaccordo con la nuova proprietà: "Mi ero imposto di aspettare, di non fare scelte affrettate, benché suonasse forte e chiaro il messaggio contenuto nel licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli – scriveva sul suo profilo Facebook, annunciando la sua decisione e spiegando le sue motivazioni – A parte quel gesto, la nuova proprietà ha ritenuto di esporre solo per vaghi accenni il progetto industriale e giornalistico intrapreso. Ma nel frattempo, in poche settimane, Repubblica è già cambiata. Non la riconosco più". 

 

 

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