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De Benedetti ad alzo zero contro il Pd: "Falliti, sono finiti"

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Dopo il disastro alle elezioni del 25 settembre, Carlo De Benedetti è sempre più avvelenato contro il "suo" Pd, la formazione guidata a piè sospinto da Enrico Letta verso un fragoroso disastro. E la furia dell'Ingegnere si scatena a Le Parole, il programma in onda su Rai 3 e condotto da Massimo Gramellini.

Al Pd cambierebbe il nome o le facce?, chiede il conduttore. E CdB, editore di Domani, parte in quarta: "Io cambierei il partito, il Pd deve sciogliersi, per una ragione semplice, si è occupato di chi ha e non di chi non ha. Un partito progressista che tiene questa attitudine è destinato al fallimento, che giustamente ha avuto", picchia durissimo. 

 

Dunque, chiedono all'Ing perché dovrebbe sciogliersi, insomma per dare vita a cosa. Lui riflette un secondo e risponde: "Penso ad un partito nuovo, che abbia a cuore le disuguaglianze, il problema numero uno della nostra società, e il problema ecologico, che ormai è sentito da tutti, giovani e vecchi come me".

 

E ancora, ricorda: "Io a suo tempo sul Pd dissi Se lo fate prenderò la tessera. Io non ho mai avuto una tessera, neanche quella della bocciofila, e non ho neanche quella del Pd. Quella del Pd è un'esperienza finita", conclude tranchant De Benedetti, ponendo una pietra tombale sul partito.

 

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