Tagadà, Nichi Vendola insulta Meloni: "Perché fa venire i brividi"
Non poteva mancare Nichi Vendola tra i tanti critici di Giorgia Meloni. In studio a Tagadà, nella puntata di lunedì 10 ottobre su La7, l'ex presidente della Regione Puglia esordisce così: "Nel momento in cui tutti i commentatori dicono che questo voto archivia l'antifascismo come collante identitaria della nazione è un fatto molto grave". Nel mirino del redivivo di Tiziana Panella, il discorso di Giorgia Meloni a Vox. "Avere per modello la Polonia, un paese che ha sdoganato l'oscurantismo e nemico delle donne, fa venire i brividi. Ma di cosa parliamo? - prosegue Vendola -. Questa è la linea della Meloni?".
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Poi l'esponente di Sinistra italiana fa una previsione che lascia - eufemismo - perplessi: "Siccome in economia la Meloni ha le mani legate, allora la missione di destra si incanalerà in due missioni: il sabotaggio della legislazione ambientale con il rischio di una nuova stagione di tutto cemento, che l'accanimento dei soggetti che definiscono 'devianti'". Conclusa la parentesi Meloni, Vendola commenta anche la batosta alle politiche della sua sinistra.
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"La sconfitta viene da lontano, dalla perdita di radicamento nel mondo del lavoro e della questione sociale - continua -. Questo fa immaginare che l'unica cosa che conta è governare, ma questo non è lo strumento per cambiare il mondo". Poi la stoccata conclusiva: "La sinistra è diventata affettiva, è un problema di pensiero, ha un atteggiamento acritico nei confronti della modernità e non abbiamo più tutelato le classi meno abbienti".
Qui l'attacco di Vendola alla Meloni a Tagadà