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Ucraina, Cacciari travolge Enrico Letta e Pd: "Pace all'anima loro"

Massimo Cacciari

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Marcia per la pace bocciata. Massimo Cacciari contesta chi è sceso in piazza per chiedere lo stop alla guerra in Ucraina. Il motivo? Per il filosofo si tratta di una "manifestazione che non ha nessuna idea su come intavolare una trattativa di pace". In sostanza, "è solo una nobile aspirazione di anime belle... e pace all'anima loro!". Senza usare mezzi termini, l'ex sindaco di Venezia ricorda a Enrico Letta e Partito democratico che "la pace in concreto significa avere idee su cui trattare e una prospettiva di trattativa, con una serie di atti concreti: quali proposte di trattati di pace hanno espresso i nostri amici che hanno manifestato ieri per la pace? Concretamente, nessuna. E allora, la pace rimane una nobile aspirazione, ovviamente condivisibile: e qui finisce".

 

 

Proprio il segretario dem è stato fortemente criticato. Sceso con i pacifisti di Roma, Letta è stato travolto dagli insulti. A molti non è andata giù l'incoerenza: marcia per la pace dopo che in Parlamento ha sempre votato a favore dell'invio di armi a Kiev. "Certo - prende in parte le sue difese Cacciari - che può avere una sua coerenza auspicare la pace e consentire con l'invio di armi all'Ucraina di resistere all'invasione russa. Ma fare la pace significa avere una proposta o almeno una idea concreta che si concluda con un trattato di pace".

 

 

"Per questo - è la conclusione -. Se non sappiamo come formulare un trattato di pace, non c'è altro da fare che continuare la guerra fino alla vittoria o alla resa dell'uno o dell'altro contendente. Ma qui non c'è neppure un'idea su come proseguire la guerra...". 

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