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DiMartedì, maxi-ritardo per Santoro? Sconcerto: lo "zampino" di Mediaset

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Tutti ad aspettare lui: Michele Santoro. L'ex giornalista Rai era atteso a DiMartedì nella puntata andata in onda l'8 novembre. Eppure un imprevisto lo ha portato in studio, da Giovanni Floris, di parecchi minuti in ritardo. L’intervento del giornalista era infatti previsto a inizio puntata, subito dopo la copertina di Luca e Paolo, ma Santoro è arrivato giusto in tempo per essere microfonato. Un'entrata, la sua, che ai telespettatori è sembrata normalissima ma che ha generato il panico in regia.

 

 

Stando a un retroscena di TvBlog dietro al ritardo ci sarebbe stato l'errore del tassista che stava portando lo stesso Santoro. L'uomo invece di dirigersi verso gli Studios di via Tiburtina, si stava dirigendo verso quelli di Mediaset (presumibilmente al Palatino). Solo il repentino intervento dell'ex volto di Annozero è riuscito a salvare la situazione.

 

 

Ma per Floris quello di Santoro non è stato l'unico imprevisto. Carlo Calenda, atteso più tardi durante la puntata, si è presentato in larghissimo anticipo. Il motivo? Si è sentito chiamato in causa. Santoro stava commentando la manifestazione di Roma e di Milano alla quale ha preso parte il leader di Azione: "Uno che fa un’iniziativa per la pace per presentare il candidato del terzo polo a Milano. Se andavo io erano in 301". Ecco allora che Calenda si è palesato, prendendo in contropiede Floris che lo ha fatto accomodare, nonostante il suo momento fosse previsto un quarto d’ora dopo, ossia al rientro dalla pubblicità. 

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