Andrea Purgatori è intervenuto a Tagadà, su La7, per parlare degli ultimi sviluppi legati al caso delle ong e allo scontro in corso tra l’Italia e la Francia, con quest’ultima che tra l’altro proprio oggi ha assestato un paio di schiaffoni al governo di Giorgia Meloni. “L’azione di tenere le navi ferme e di fare sbarchi selettivi - ha ricapitolato Tiziana Panella - ha portato come risultato che la Francia non si è presa i migranti”.
Luca Casarini, immigrati e champagne: la vergogna, come torna in mare
Eccola, la nave dei centri sociali. È pronta a ripartire per scaricare in Italia ancora migranti. Mancava lei all...“Non solo - ha proseguito - perché sta chiedendo agli altri Paesi di fare lo stesso e ha annunciato un aumento della sorveglianza sui luoghi di passaggio”. “Io parlerei di tamponamento a catena - ha esordito Purgatori - non ci siamo resi conto delle conseguenze che questa mossa improvvida potrà avere sul piano delle relazioni bilaterali. Aver incassato gli applausi di Orban e della Le Pen non mi sembra un gran risultato. Inoltre non ho ancora sentito il ministro degli Esteri: questo silenzio mi sembra significativo mentre dalla Francia continuano a parlare”.
Ong, Piantedosi smaschera la Francia: "Totalmente incomprensibile"
L'Italia, e più nel dettaglio il governo, non le manda a dire. Neppure se a puntare il dito per la gestione d...“Tajani - ha spiegato Purgatori - è stato presidente del Parlamento europeo, conosce molto bene le meccaniche e sa benissimo quanto grave possa essere la conseguenza di ciò che è successo. Non abbiamo in gioco solo la pelle di quelle persone ma anche il Pnrr, il patto di stabilità: dobbiamo andare a Bruxelles a chiedere agli altri di essere solidali con noi quando noi non lo siamo con poche decine di persone che sono in mezzo al mare”.