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Sondaggio di Masia, "incidenza devastante": primo guaio per Meloni

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Il caro carburanti incide sulla "luna di miele" del nuovo governo. A confermarlo Fabrizio Masia. Il sondaggio di Emg Acqua, in collegamento con Agorà durante la puntata di lunedì 9 gennaio, esordisce ricordando il peso della spesa dei trasporti sui costi degli italiani: "Stiamo parlando di un 15 per cento della spesa mensile, è un'incidenza devastante". Non a caso - prosegue snocciolando i numeri - "questo ha degli effetti sulla fiducia nel governo e sul suo consenso". In particolare a pagarne le conseguenze è Fratelli d'Italia, "che - prosegue - sembra battere un po' in testa. Evidentemente queste misure non sono state particolarmente apprezzate".

Ospite di Rai 3, Masia mostra l'ultima rilevazione del suo istituto: FdI perde in una settimana lo 0,2 per cento arrivando al 28,6. Seguono il Movimento 5 Stelle, che in sette giorni passa dal 17,3 al 17,5, e il Partito democratico. I dem, seppur con esigui risultati, invertono la tendenza degli ultimi mesi e ottengono un +0,2 per cento (dal 16,5 al 16,7). Come preannunciato dal sondaggista, anche gli alleati di Giorgia Meloni perdono qualche decimale. È il caso della Lega. Il partito di Matteo Salvini si lascia alle spalle il 9,3 per cento per scendere al 9,2 e Forza Italia (dal 7,1 al 7 per cento). Prima degli azzurri ci sono però Carlo Calenda e Matteo Renzi. Azione-Italia Viva all'8,2 per cento, guadagnando uno 0,3 per cento. 

"I dati - ammette Masia - confermano qualche malumore tra i cittadini. Fratelli d'Italia è già la seconda settimana di fila che cala". Va meglio, anche se si parla di partiti fanalini di coda, a Sinistra italiana-Verdi e Italexit. Il primo passa dal 3,3 al 3,5 e il secondo dal 2,2 al 2,4. Chiudono il sondaggio +Europa e Unione popolare, rispettivamente al 2 e 1,5 per cento. 

 

Qui il sondaggio di Masia

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