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Morte Ratzinger e Orlandi, Purgatori: "Un caso?", l'atroce sospetto

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Nuovi sospetti sul Vaticano. Andrea Purgatori, ospite di Omnibus su La7 nella puntata di martedì 10 gennaio, avanza dubbi sulla morte di Ratzinger. O meglio, sulla riapertura delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Nello studio di Gaia Tortora, è la conduttrice a chiedere "cosa sia cambiato". Ossia cosa sta accadendo, visto e considerato che il caso è stato riaperto dopo 8 anni dall'archiviazione. "Innanzitutto - prende la parola il giornalista - c'è una coincidenza che non è da poco con la morte di Ratzinger e le voci che hanno accompagnato la sua decisione di lasciare il Pontificato con un preavviso di 17 giorni, lasciando la Chiesa sconcertata".

 

 

Purgatori ricorda i dubbi di qualcuno sulla possibilità che il caso Orlandi abbia inciso sulle sue dimissioni: "Questo non lo sappiamo, di certo l'incontro tra il capo e il vice capo della Gendarmeria vaticana e il magistrato inquirente di allora raccontato da Pietro Orlandi è confermato dal libro di padre Georg", il segretario particolare di Benedetto XVI. Per il giornalista, dunque, "il punto centrale è capire dove si trova Emanuela o dove si trovano i suoi resti".

 

 

La domanda è una: "Fino a che punto - si chiede - al Vaticano conviene cambiare strategia dopo 40 anni di silenzio? Se dopo 40 anni apri un'indagine e alla fine dici 'non sappiamo nulla', è un boomerang". Da qui l'amara conclusione: "Tutte le piste portano all'interno delle mura Leonine. Un esponente della banda della Magliana - conclude in riferimento a una telefonata - afferma che questa vicenda va raccontata all'interno di un giro di pedofilia all'interno del Vaticano e coinvolge i vertici".

 

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