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Matteo Bassetti sotto attacco, lo sfogo: "Dietro c'è un disegno criminoso"

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Il problema non sono i cattivi, ma gli stupidi, gli ignoranti e chi si ostina a negare ciò che dimostra la scienza. È loro che teme il professor Marco Bassetti sempre più spesso bersaglio sui social, su alcune testate giornalistiche e ora anche dei colleghi. L'infettivologo che dirige la Clinica malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, dovrebbe essere sottoposto - secondo la richiesta di centinaio di medici No Vax presentata all'Ordine e poi archiviata - a un procedimento disciplinare per presunti comportamenti scorretti tenuti dall'infettivologo durante la pandemia. Ma lui non ci sta e intervistato da Il Riformista lancia "la battaglia della scienza contro il virus dell'ignoranza". 

 

 

"C’è un disegno criminoso dietro", si sfoga preoccupato il professor Bassetti. "Ho davvero difficoltà a comprendere. Io curo le persone e spiego con la forza della scienza, che si avvale di meta analisi, come e perché una infezione viene curata. Non posso credere che chi ne sa meno di me voglia denunciarmi, forte del fatto che ne sa meno di me. È un paradosso", tuona. "Oggi abbiamo 15 miliardi di dosi somministrate, non si possono più avere dubbi", continua l'infettivologo parlando con Aldo Torchiaro.

"Probabilmente chi ce l’ha con me lo fa perché io sono stato abbastanza intransigente nelle mie posizioni, ci ho messo molto la faccia e l’ho fatto tanto in Tv quanto sui social. Chi va contro il diritto si ostina a non riconoscere delle regole precise. Ma non fa mai l’interesse della comunità, quando si vogliono invertire le regole senza una base logica. Tra chi mi ha denunciato c’è chi fino al 2019 non aveva mai neanche curato un’infezione". "Sono veramente basito, e preoccupato", puntualizza Bassetti. "La medicina ci ha consentito di vincere questa battaglia sul virus. Ora", ha concluso il primario del San Martino di Genova, "va vinta quella sul riconoscimento del dato di realtà, che è la premessa perché una civiltà possa dialogare, conoscere, riconoscersi ed evolvere".

 

 

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