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Italo Bocchino su Vannacci: "Cosa succede se scende in politica"

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"Condivido la rottura del politicamente corretto di Vannacci, non condivido alcune cose sugli omosessuali o sul rapporto tra le donne e il mondo del lavoro": Italo Bocchino, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha parlato del caso del generale, al centro del dibattito estivo dopo la polemica sul suo libro "Il mondo al contrario". Secondo il direttore editoriale del Secolo d'Italia, però, Vannacci "rappresenta una vasta area di opinione pubblica italiana. Penso anche che se dovesse decidere di scendere in politica e di candidarsi alle elezioni a bordo di uno strumento elettoralmente valido, farebbe la differenza. Si farà notare se si candiderà alle elezioni portando in dote tantissimi voti".

Qui l'intervento di Bocchino a Otto e mezzo

 

 

 

A dire la sua sul generale è stato anche il direttore della rivista Limes Lucio Caracciolo, pure lui ospite della trasmissione. "Le sue opinioni sono molto più comuni e diffuse di quanto vogliono far credere quelli che lo criticano, e quindi va preso sul serio", ha sottolineato il giornalista, non discostandosi molto dall'opinione di Bocchino. Caracciolo, poi, ha parlato anche del tema migranti, particolarmente sentito in questo momento in Italia visto il boom di sbarchi: "In Africa si passa da un colpo di stato all'altro, noi confiniamo con un continente in ebollizione, dobbiamo abituarci a questa realtà", ha spiegato l'esperto.

 

 

 

 

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