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Carlo Calenda contro Massimo Giannini: "Sappiamo che sei di sinistra"

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"Nella prima estate senza Renzi va meglio?". Esordio col botto per Carlo Calenda. Il leader di Azione viene incalzato da Lilli Gruber nella puntata di giovedì 21 settembre di Otto e Mezzo. Qui l'europarlamentare non si tira indietro e ammette: "Sì, siamo tornati all'idea di un'area repubblicana". Ma la conduttrice di La7 rincara la dose e Calenda prosegue: "A livello personale sono dispiaciuto, ma mi sono accorto che non si può fare insieme un partito quando si hanno valori diversi". 

"Addirittura?" Lo incalza a quel punto Massimo Giannini. "Sisi, il suo pensiero era come riuscire a infilarsi nel governo di destra. Il mio invece è continuare a fare qualcosa per trovare punti che ci uniscono sulle cose importanti come la sanità. Come è accaduto per il salario minimo". Chiusa la parentesi Renzi, Calenda si sofferma sull'emergenza migranti: "Da fonti Viminale l'Italia ha lo stesso numero di migranti irregolari, ma dove vanno? Vanno in altri paesi europei. Quindi la redistribuzione è già in atto".

 

 

La soluzione? Fare accordi con i paesi di partenza o, come li definisce la conduttrice, "con i dittatori". "Sì, anche la sinistra lo dice ma li giudica solo quando non è più al governo". Parole che non trovano d'accordo Giannini che contesta il numero uno di Azione: "La principale colpa del governo Meloni è quello di aver promesso lo stop agli sbarchi mentre ora questi sono quadruplicati. Piantedosi è arrivato a dire che è un problema che hanno ereditato, falso". E Calenda non rimane a guardare: "Non è colpa della Meloni, è colpa di una crisi geopolitica". Poi la stoccata che scalda Giannini: "Ma dai, sei un giornalista di sinistra. Lo sappiamo". 

 

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