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L'Aria che tira, Fabbri: "Se Israele distrugge Hamas?", la previsione stravolge lo scenario

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"All'Egitto e alla Giordania se Israele distruggesse Hamas andrebbe benissimo": Dario Fabbri lo ha detto nello studio di David Parenzo a L'Aria che tira su La7. L'esperto, nonché direttore della rivista Domino, ha spiegato che "l'Egitto di Al-Sisi è uno dei principali nemici di Hamas" e che "una delle ragioni per cui non si apre il valico di Rafah è anche il timore che fuoriescano i miliziani di Hamas e si ritrovino nel Sinai". 

"Non è che a Il Cairo dispiacerebbe se Israele distruggesse Hamas - ha quindi ribadito Fabbri -. Il punto è la reazione emotiva dell'opinione pubblica egiziana, quella giordana è già meno importante, lo dico col massimo rispetto. L'Egitto è il Paese arabo più popoloso e ha una storia molto antica di antagonismo non tanto a Israele quanto tale ma all'interpretazione di Israele come mano lunga dell'Occidente". 

Qui l'intervento di Fabbri a L'Aria che tira

 

 

 

"Ma il mondo arabo, che in passato è stato molto compatto nei confronti dell'avversione a Israele, oggi com'è?", gli ha chiesto allora il conduttore. E l'esperto ha risposto: "Oggi Israele ha nemici limitrofi diretti e poi intorno, verso il Golfo e verso l'Egitto, ha Paesi che non sono più nemici. Questi Paesi arabi sono stretti tra due fuochi: hanno l'Iran come loro grande antagonista da sempre e allo stesso tempo non hanno una grande passione per Israele, ma hanno scelto Israele, anche grazie al sostegno degli americani, come male minore nella loro propaganda. Rispetto ai regimi, le opinioni pubbliche faticano di più". 

 

 

 

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