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Giovanna Rigato a processo per tentata estorsione: la mossa dei figli di Berlusconi

Giovanna Rigato

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Pier Silvio, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi, i cinque figli di Silvio Berlusconi vogliono la condanna di Giovanna Rigato, una delle ospiti alle cene di Arcore, per la presunta tentata estorsione ai danni del padre.

I Berlusconi jr hanno deciso infatti di non ritirare la querela dopo la morte del Cavaliere, come avrebbero potuto fare, e si sono costituiti parte civile nel processo in corso davanti al Tribunale di Monza.

 

 

L’ex concorrente del Grande Fratello è accusata di avere chiesto nel 2007 a Berlusconi, in cambio del suo silenzio ai processi, una somma di un milione di euro in un incontro a Villa San Martino ad Arcore, scenario delle feste al centro del procedimento giudiziario da cui il fondatore di Forza Italia uscì assolto.

Rigato era già beneficiaria di un assegno mensile di circa 2mila euro che il Cav le versava come ad altre ragazze invitate alle serate.

 

 

Quella di oggi è la terza udienza del processo. è stato sentito come testimone un cittadino inglese che avrebbe accompagnato Rigato ad Arcore quando si sarebbe realizzato il tentativo di estorsione. "La accompagnai ma l’incontro saltò", ha dichiarato l’uomo che si occupa di finanza a Londra. Durante la sua deposizione è emerso un documento manoscritto da cui si evincerebbe che Berlusconi avrebbe voluto attribuire un prestito alla donna.

La prossima udienza è stata fissata al 17 aprile quando è previsto l’ascolto di un teste indicato da Berlusconi.

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