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Bernardini De Pace all'attacco: "Meglio le prostitute delle donne che denunciano per soldi dopo 10 anni"

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Annamaria Bernardini De Pace attacca il MeToo e tutte quelle donne che denunciano violenze un uomo dopo dieci o più anni dal fatto presunto. "Sono totalmente prive di dignità le donne che denunciano un uomo dopo 20 o 30 anni al solo scopo di incassare soldi. Non sopporto più le lagne del Metoo. Se poi la vogliamo dirla tutta, non è che queste eroine si rivolgono a operai, metalmeccanici o operai: i presunti stupratori sono sempre o registi, o nella moda e nello spettacolo, sempre persone ricche", tuona la famosa matrimonialista, intervistata da Klaus Davi nel web talk KlausCondicio.

"Tutto questo mi fa orrore. La lotta per la libertà impone immediatamente di denunciare. Denunciare non è un atto di coraggio, ma un dovere. La libertà non deve farti dire delle cose in una visione diversa rispetto a quando il fatto sarebbe accaduto vent'anni prima, quando invece non era la libertà a prevalere, ma l'interesse", prosegue la Bernardini De Pace.

 

 

Meglio le prostitute di queste donne: "Credo che non vi sia alcun dubbio che le prostitute abbiano più dignità di queste donne: la prostituta fa il suo lavoro, non è impedito, finché troveranno persone pronte a pagare perché non le dovrebbero fare?". Quindi evidenzia una sua vicenda personale: "Anche io sono stata molestata ma non ho risposto certo con l'omertà. Sono anche arrivata a dare una ginocchiata a chi ci ha provato. Se penso a tutte quelle ragazze che mandano video delle proprie nudità ai ragazzi e poi si lamentano che circolano perché loro li mandano in giro ma cosa vogliono?". 

 

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