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L'Aria che tira, Paolo Mieli: "Dossieraggio? Come andrà a finire"

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"Ci sono due magistrati che in contatto con dei giornalisti hanno passato loro, lungo l'arco di cinque anni, una quantità di notizie inerenti alle indagini che fa la Banca d'Italia su passaggi strani di denaro": Paolo Mieli, ospite di David Parenzo a L'Aria che tira su La7, ha sintetizzato così l'inchiesta dossier della Procura di Perugia. Si tratta di indagini su una presunta attività di dossieraggio, da cui risulterebbero circa 800 accessi abusivi nelle banche dati di personaggi politici e non solo. 

"Se tu hai un passaggio di denaro insolito - ha spiegato lo storico nonché editorialista del Corriere della Sera - la Banca d'Italia si allerta, ha un servizio speciale dedicato a questo. I magistrati antimafia traggono grande beneificio da questo". E ancora: "Questa roba è passata in massa a dei giornalisti, soprattutto tre del Domani che si difendono dicendo 'noi telefonavamo a questo signore per verificare delle notizie'. Alla fine immagino che si risolverà in un nulla", ha chiosato Mieli facendo questa previsione.  

Qui l'intervento di Paolo Mieli a L'Aria che tira

 

 

 

Stando a quanto riportato dai principali media nei giorni scorsi, tra le personalità oggetto della ricerca ci sarebbero attuali esponenti del governo come i ministri Francesco Lollobrigida, Marina Elvira Calderone, Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso e i sottosegretari Andrea Delmastro e Giovanbattista Fazzolari. Ma anche Marta Fascina, parlamentare di Forza Italia e ultima compagna di Silvio Berlusconi; Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte; e Matteo Renzi. 

 

 

 

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