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Schmidt, basta una telefonata: schiaffo al Pd, il nuovo candidato del centrodestra

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È bastata una telefonata dell'ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt a convincere il Paolo Bambagioni, una vita a sinistra, a passare dall'altra parte della barricata e scendere in campo. “Eike mi ha telefonato spiegandomi che secondo lui potevo essere utile alla causa. È un uomo che stimo anche per la sua generosità verso Firenze", ha spiegato il cambio di campo l'ex Pd. "Ha una dimensione e uno spessore internazionali e può aiutare anche la città a recuperarla”. 

Deluso dai dem, che bolla come ‘ideologici’ e “incapaci”, dovrebbe guidare la lista civica a sostegno dell'ex direttore degli Uffizi candidato sindaco del centro destra con l’obiettivo di voltare pagina e archiviare il decennio che ha governato Dario Nardella. Bambagioni, ex sindaco di Signa (Firenze), in quota Margherita è stato consigliere regionale Pd. Nel 2020 era nella lista civica “Orgoglio toscano” a sostegno di Eugenio Giani alla presidenza della Regione, ma non venne eletto per 800 voti. Oggi la virata verso il centrodestra con l'obiettivo di "diventare un punto di riferimento per chi ha visto in me uno che si è speso e ha fatto battaglie per il territorio, anche e spesso senza il sostegno del partito a cui appartenevo, il Pd”. 

 

E proposito del suo ex partito Bambagioni è netto: “Il Pd ormai rappresenta solo il potere che gestisce il potere", tuona l'ex sindaco di Signa spiegando che "non è stata fatta negli anni una selezione della classe dirigente. E ora ci troviamo davanti a un blocco di potere ideologico e senza capacità". "Schmidt può essere l’occasione di cambiare per davvero, dando finalmente un’alternanza di potere a questa città", ha puntualizzato per poi concludere con un consiglio alla sinistra: "a chi governa fare un giro in panchina non può fare altro che bene”.

 

 

 

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