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Rocco Casalino, la denuncia: "Mi hanno truffato". Com'è ridotta casa sua a Roma

 Rocco Casalino

Roberto Tortora
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Dal Grande Fratello alla “grande truffa” il passo, forse, non è brevissimo, ma la delusione è cocente. Il malcapitato è, infatti, Rocco Casalino, ex-portavoce dell’ex-premier Giuseppe Conte, che ha pagato 41mila euro più Iva con cinque bonifici, eseguiti tra il 15 maggio e il 26 luglio scorsi, alla filiale della Banca Sella dove risiede il conto corrente della “Lv Ristrutturazioni & costruzioni”, società incaricata di effettuare dei lavori di ristrutturazione all’interno dell’abitazione di Casalino, in centro a Roma.

L’ex-gieffino ha denunciato l’impresa che fa capo a Dante e Valerio Lucini, padre e figlio, sostenendo di essere stato truffato, perché i lavori sarebbero stati eseguiti solo in minima parte. Queste le dichiarazioni del denunciante: “Avevo la promessa di riavere casa a settembre, ma nel corso dell’estate la Lv mi disse che, per rispettare i tempi, sarebbe stato necessario far lavorare gli operai anche ad agosto, con un costo ulteriore pur avendo già saldato tutto. Al mio rientro in città, erano state completate solo le demolizioni ed erano state fatte le cosiddette tracce per gli impianti”.

 

 

L’esposto di Casalino prosegue nel dettaglio: “Dagli operai mi fu detto che non erano mai stati pagati dai Lucini e che, anzi, ad agosto erano stati chiamati a compiere dei lavori nella sua di abitazione”. Insomma, il sospetto è che i soldi elargiti da Casalino sarebbero finiti nei lavori di casa di qualcun altro. Lucini si è giustificato dicendo che avrebbe prima spiegato agli operai che Casalino non aveva pagato, perché non era contento di come erano stati fatti i lavori e che lui, poi, avrebbe richiesto ulteriori pagamenti proprio per “sollecitare” gli operai a finire bene i lavori.

L’ex-portavoce grillino ha allegato alla denuncia anche messaggi, gli audio e le mail intercorse con la ditta. Sempre Casalino puntualizza: “La Lv mi aveva inviato l’elenco dei lavori effettuati, ma quando ho detto che avrei accettato la restituzione di 20 mila euro per chiudere i conti, mi hanno inviato una ulteriore lista di voci (e costi) in modo arbitrario”.

 

 

Questo perché, secondo la stima del direttore dei lavori incaricato da Casalino, il completamento dell’opera era solo al 40%, quantificabile, appunto, in cira 15-20mila euro e non i 41mila già saldati. Da qui la denuncia penale, anche perché Dante e Valerio Lucini non hanno proprietà intestate ed il timore è che la truffa sia stata architettata in modo da non poter restituire in alcun modo nulla di quanto incamerato. Con la beffa che, vista l’opera incompiuta, Casalino ha dovuto sborsare altri quattrini per affidarsi ad un’altra ditta che completi finalmente i lavori. “Rocco del GF” conclude amaro: “Il loro preventivo era in linea con altri, sono persone note (la famiglia Lucini è apparsa anche in tv nella trasmissione Family Food Fight, su Sky, ndr), ma alla fine si sono fatti pubblicità con il mio nome”.

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