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Carola Rackete "vestita da spiaggia", Marco Rizzo la richiama: "Rispetto per gli elettori"

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Molti tra coloro che avrebbero voluto criticare Carola Rackete per essersi presentata al primo giorno in Europarlamento con un look un po' sciatto e trasandato si sono trattenuti, perché avrebbero dovuto affrontare un processo mediatico per sessismo e dintorni. 

Chissà che diranno oggi i censori visto che le impressioni negative sulla ex comandante della Sea Watch, anti-salviniana, pro-migranti e ora a Strasburgo con la Sinistra, arrivano da un suo collega di campo, anche se di tutt'altra generazione e, probabilmente, altro stampo. 

 

 

 

Marco Rizzo, storico comunista italiano che non di rado negli ultimi tempi si è trovato più d'accordo con un esponente della destra sociale come Gianni Alemanno che con i progressisti di casa nostra (e per questo si è guadagnato ovviamente l'etichetta di rossobruno), sulla sua pagina X ha scritto poche, severe righe sulla tedesca. 

 

 

 

"Da Parlamentare Europeo ho sempre avuto fastidio per coloro, in genere verdi o deputati del nord Europa, che venivano in aula vestiti da spiaggia. Le istituzioni, diceva mio padre-operaio Fiat, vanno rispettate, non per supposta sacralità del luogo, ma per rispetto di chi ti ha eletto".

 

 

 

"Rispetto per gli elettori", una espressione ormai desueta. E chissà se ne terrà conto Carola, che da quando è deputata si è presentata in aula sovente in vestitini estivi, canottiere da sbarco e zainoni da campeggio. "Ho messo su il mio team e ho adottato dei conigli - rifletteva lei sul suo impiego da europarlamentare -, ho partecipato alla protesta contro Afd a Essen (città in Germania, ndr), ho incontrato altri anti-fascisti come Ilaria Salis". Le boutique, insomma, non rientrano nella sua agenda.

 

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