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Anche Alba Parietti stufa della sinistra? Ora il nuovo sogno dei compagni è Francesca Pascale

Francesca Pascale

Alberto Busacca
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Una che è stufa della politica e l’altra che invece dalla politica sembra nuovamente attratta. Una che si allontana forse definitivamente dalla sinistra e l’altra che invece alla sinistra sembra strizzare un po’ l’occhio. Due storie molto diverse ma che sembrano incrociarsi, quelle di Alba Parietti e di Francesca Pascale (inutile stare a spiegare chi sono, entrambe non hanno bisogno di presentazioni...). Due storie che ieri sono state raccontate dalle protagoniste in due lunghe interviste (una paginata a testa), rilasciate rispettivamente al Corriere della Sera e a Repubblica.

Alba, che ha da poco compiuto 63 anni, sembra soprattutto una donna serena. Parla della sua storia d’amore con Fabio Adami, del rapporto di amicizia con gli ex Stefano Bonaga e Cristiano De Andrè, dei progetti lavorativi e della voglia di diventare nonna. Un desiderio? Questo: «Vorrei solo che la vita mi lasciasse quello che ho. Vorrei che nulla cambiasse. Vorrei cristallizzare questa felicità». Nella chiacchierata, comunque, c’è spazio anche per una domanda sulla politica. Lei, d’altra parte, era nota per essere “la coscia lunga della sinistra”, una che, lo rivendica anche nell’intervista al Corriere, nel 1994 rifiutò «9 miliardi di lire da Berlusconi per essere libera politicamente». In trent’anni, però, le cose sono molto cambiate. «Oggi», spiega, «ufficialmente per me la politica non esiste più, i partiti neppure. Esistono solo le persone perbene». Compagni addio, in pratica: «Non ho più una visione politica, nessuno mi rappresenta come io vorrei». La sua figura di riferimento, continua, «era Enrico Berlinguer, il vero politico». Di Berlinguer, però, tra i progressisti non ce ne sono più.

 

 

 

E allora la Parietti butta un occhio anche nell’altro schieramento: «Uno di quelli che stimo di più oggi è Zaia, che parla di fine vita come uno di sinistra». Mica male come salto. Chissà che cosa ne pensa Elly Schlein... E passiamo all’altra storia. Quella di Francesca Pascale. Che rispetto alla Parietti sembra ultimamente molto più inquieta. E molto più attiva politicamente. Come spiegato nell’intervista che le ha dedicato Repubblica, in questi giorni è stata ospite su La7 da Lilli Gruber e su Radio2 da Serena Bortone. Mentre questa sera andrà su Retequattro da Bianca Berlinguer. Non solo. Una decina di giorni fa si è anche iscritta all’Anpi e ha firmato il referendum contro l’autonomia differenziata. Inevitabilmente, tanti hanno iniziato a porsi qualche domanda.

 

 

 

Cosa vuole fare l’ex compagna di Berlusconi? È diventata di sinistra? Si butta in politica? Fonda un partito? Lei, al quotidiano diretto da Maurizio Molinari, dice, non dice e lascia intendere: «Io guido un’associazione che si chiama “I colori della libertà”, nata quando ancora stavo insieme al presidente Berlusconi. Adesso voglio ripartire. La politica non ha bisogno di me e io non ho bisogno della politica, voglio solo dedicarmi ai temi in cui credo da tempo: diritti civili, delle donne, dei detenuti...». Però c’è anche dell’altro: «Il mio intento è riunire le anime liberali che si sono allontanate da Forza Italia quando, per colpa di qualche dirigente troppo vicino a Matteo Salvini, ha preso un piega sovranista». E infine: «Quando Marina si è espressa sui diritti ha aperto un varco. Sarebbe un peccato lasciarlo incustodito». Insomma, il programma politico c’è. Ed è chiaro. Bisogna solo capire in che modo proverà a realizzarlo...

 

 

 

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