Elena Maraga, ex insegnante di una scuola materna cattolica nel trevigiano, ha denunciato il padre di un alunno e altre tre persone dopo essere stata licenziata per il suo profilo OnlyFans. La vicenda è iniziata quando il papà, scoprendo il suo account, ha diffuso sue foto in un gruppo di calcetto, portando la moglie a informare la scuola. L’istituto ha ritenuto il comportamento di Elena incompatibile con i suoi valori etici, licenziandola per giusta causa. Lei, che non ha mai pubblicizzato il profilo, ha fatto ricorso, chiedendo un indennizzo, e ha denunciato il papà per la diffusione delle immagini e tre utenti per commenti offensivi online. Fabrizio Dumas del sindacato Cub sottolinea che esprimere opinioni è lecito, ma senza superare i limiti.
In attesa di un accordo con la scuola, che potrebbe includere una buonuscita, Elena ha fondato la Elemara Srls per collaborare con agenzie e ha iniziato a partecipare a eventi pubblici, come al topless bar “Maxim” di Jesolo, segnando un possibile nuovo percorso professionale. La sua presenza online è cresciuta, con 45mila follower su Instagram rispetto ai 6mila iniziali. In un video recente, Elena ha difeso le sue scelte, criticando l’ipocrisia di chi la condanna dopo aver pagato per i suoi contenuti. Sostiene che la morale è relativa e denuncia le ingiustizie subite, parlando anche a nome di altre donne giudicate per le loro scelte personali, mentre gli uomini spesso agiscono senza conseguenze.
Fuori dal coro, la sexy-maestra dell'asilo si scatena: "Faccio quello che voglio"
Lo scandalo della maestra sexy sbarca anche su Fuori dal Coro, su Rete 4. Nicolò Calcagno, inviato di Mario Giord...E in recente video su Instagram, come racconta il Corriere, si è sfogata: "Anche loro hanno pagato per vedermi - dice la donna parlando dei genitori che l’hanno accusata - e tutto questo è davvero imbarazzante, perché allora, oltre ad avermi comunque fatta passare per una meretrice, chi è l'immorale? Al di là del fatto che la morale è abbastanza astratta e non c'è nulla di codificabile, chi è l'immorale? Sono io, come maestra, che nel mio tempo libero faccio con il mio corpo ciò che mi pare? Oppure sono loro che sbirciano, comprano, guardano e poi con la stessa mano condannano me? So che ormai questa storia già la conoscete, già l'avete sentita, però ho voluto parlarne apertamente una volta per tutte, mettere i puntini sulle i per chiarire la situazione, anche perché sono stanca delle ingiustizie che ho subito e che sto tuttora subendo, anche a nome di tutte quelle donne, perché ce ne saranno un sacco, ne sono certa, che come me si sono sentite condannate ed attaccate o comunque punite per ciò che gli uomini fanno senza pagarne le conseguenze".