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San Nazario, all'evento "pastasciutta antifascista" spunta l'attore Elio Germano

domenica 27 luglio 2025
San Nazario, all'evento "pastasciutta antifascista" spunta l'attore Elio Germano

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Agli intellettuali di sinistra tutto è concesso, anche palesare le proprie preferenze politiche. La riprova? Elio Germano. Dopo il suo ormai noto botta e risposta con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ecco che l'attore "scende in campo". Germano ha infatti partecipato all'evento della pastasciutta antifascista a San Nazario, in provincia di Vicenza. Il vincitore di sei David di Donatello è stato l’ospite d’onore della pastasciutta antifascista organizzata venerdì 25 luglio. Complice - non c'è da stupirsi - la consigliera Regionale del Partito Democratico, Chiara Luisetto.

"Avevo notato che portava il suo spettacolo 'Il sogno di una cosa' all’Operaestate Festival a Bassano ieri sera – sono le parole della Luisetto riprese dal Corriere della Sera –. Gli ho scritto un messaggio una settimana fa e non avrei mai creduto rispondesse. Mi ha detto che sarebbe venuto dopo l’esibizione. Eravamo in circa 200, abbiamo fatto foto con i partecipanti, scambiato idee e opinioni: non si è negato a nessuno. È una persona estremamente alla mano".

Germano sempre più isolato dai colleghi

Il registro non cambia. Elio Germano usa sempre l’insulto per rivolgersi a chi non fa quel che lui vuole o ritiene...

D'altronde Germano non ha mai nascosto le sue simpatie, essendosi più volte esposto politicamente e avendo interpretato anche il segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer nel film Berlinguer- La grande ambizione. "È una persona che ha sempre chiarito la sua posizione, che non è partitica ma partigiana. Abbiamo parlato della delicata situazione internazionale, in particolare di quello che sta accadendo a Gaza, e sulla necessità di resistere", ha aggiunto la consigliera. 

Già nel 2008 l'attore e regista teatrale aveva portato in scena lo spettacolo "Verona, caput fasci", in cui raccontava il caso che scoppiò nel 1995 a Verona. Il consiglio comunale si impegnava a "non deliberare provvedimenti che tendano a parificare i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle famiglie 'naturali". "Gli ho raccontato di come in consiglio regionale sia stato faticoso parlare – ha concluso Luisetto – di idee di pace e di Resistenza, di idee che dovrebbero essere patrimonio di tutti, non solo della sinistra".