Sigfrido Ranucci attacca: "Mi hanno tolto la firma". La Rai lo zittisce

mercoledì 30 luglio 2025
Sigfrido Ranucci attacca: "Mi hanno tolto la firma". La Rai lo zittisce
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Sigfrido Ranucci torna ad attaccare la Rai. Con un messaggio pubblicato sui suoi canali social, il giornalista ha annunciato che "dopo circa 10 anni, la Rai ha deciso, per motivi noti, di togliermi la responsabilità della firma per quello che riguarda presenze, contratti, trasferte, acquisti, questioni legali penali civili, rapporti con autority". A prendere il suo posto nella gestione amministrativa sarà Luigi Pompili, figura che Ranucci descrive come “un collega in gamba e appassionato di Report che segue da sempre”.

Questo passaggio di consegne non influenzerà i contenuti del programma, ma sul piano organizzativo segna un cambio netto: il conduttore non potrà più approvare direttamente spese o incarichi interni. In passato, il vicedirettore godeva infatti di ampi margini decisionali, ora ridotti per conformarsi ai criteri aziendali di gestione.

La Rai, dal canto suo, ha voluto chiarire le motivazioni dietro la scelta, sottolineando che "circa la cessione di responsabilità della firma su documenti di natura amministrativa, Rai specifica che si tratta del semplice allineamento alla normativa aziendale relativa alla segregazione di responsabilità a cui tutti gli programmi Rai sono sottoposti. La separazione delle funzioni non intacca in alcun modo – è bene ribadirlo – l'autonomia giornalistica di Report". Una puntualizzazione che intende rassicurare il pubblico sul fatto che la linea editoriale della trasmissione resterà invariata e che, di fatto, depotenzia la denuncia del conduttore di Report.

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Nel suo post, Ranucci ha voluto rivolgere un pensiero alla sua squadra: "Per la lealtà, la professionalità, la passione e la fedeltà che mi ha dimostrato garantendo qualità e virtuosismo nel rispettare il denaro pubblico, incarnando lo spirito del servizio pubblico". Un ringraziamento speciale è andato a Paola Bisogni, "che per 30 anni come produttore esecutivo prima e capo progetto oggi ha mostrato grandissima professionalità nel portare sulle sue spalle la struttura in modo inappuntabile".

Parole con cui Ranucci evoca chissà quale stravolgimento, ma nei fatti Report continuerà il suo lavoro con la stessa impostazione editoriale. Insomma, nessun commissariamento, a la realtà dei fatti è differente: trattasi di riassetto gestionale che allinea la trasmissione alle normali pratiche aziendali condivise con gli altri programmi di informazione e approfondimento. Un riassetto che però Ranucci usa per colpire la Rai, come più volte accaduto in passato. 

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